Gode di una buona salute il settore agroalimentare europeo, di cui ovviamente l’Italia è protagonista, e che riesce a ottenere risultati importanti nel 2024 anche se per il vino non è stato un anno tra i migliori. La relazione agroalimentare della Commissione Europea del 2024 mostra che sia le esportazioni che le importazioni nel settore hanno raggiunto un “livello record” con la bilancia commerciale agroalimentare dell’Ue che è ampiamente positiva, attestandosi a 63,6 miliardi di euro.
Su base annua, le esportazioni agroalimentari cumulative sono aumentate del 3% (+6,6 miliardi di euro) raggiungendo i 235,4 miliardi di euro.
Il Regno Unito è rimasto la prima destinazione delle esportazioni agroalimentari dell’Ue nel 2024 con il 23% (53,9 miliardi di euro), mentre le esportazioni verso la Russia e la Cina sono diminuite.
Le preparazioni cerealicole (24,8 miliardi di euro, 11%), i prodotti lattiero-caseari (19,7 miliardi di euro, 8%) e il vino (17,4 miliardi di euro, 7%) sono in testa alla lista dei prodotti del settore, le olive e i prodotti a base di cacao hanno, invece, avuto i maggiori aumenti di valore, in gran parte a causa dell’impennata dei prezzi. Anche se mantengono una forte rilevanza nel settore, le esportazioni Ue di vino e prodotti a base di vino sono leggermente diminuite nel 2024 (-223 milioni di euro, -1%), nonostante un aumento dell’export verso il Nord America, che è rimasto la prima destinazione Ue (pari al 36%, principalmente grazie agli Stati Uniti), seguito dagli altri Paesi dell’Europa occidentale (29%).
Anche le importazioni nel settore agroalimentare hanno raggiunto un nuovo livello record, crescendo dell’8% (+12,4 miliardi di euro) a 171,8 miliardi di euro. Ciò è stato reso possibile, spiega la relazione, principalmente da un forte aumento del prezzo delle importazioni di cacao, nonché di caffè, frutta e noci.
In un panorama dove l’Europa guarda a tanti Paesi per i propri acquisiti, il Brasile (+1% sul 2023) è rimasto la prima “fonte” per quanto riguarda le importazioni dell’Ue (10% del valore dell’import nel 2024), a 17,4 miliardi di euro. Dietro al Brasile c’è il Regno Unito pressoché stabile a 15,4 miliardi di euro (-1%), e l’Ucraina, terzo Paese per le importazioni agroalimentari nel 2024 dell’Ue (8% del valore complessivo). Le importazioni dall’Ucraina sono aumentate dell’11% sul 2023 (+1,3 miliardi di euro) e hanno raggiunto i 13 miliardi di euro. E proprio l’Ucraina con la Costa d’Avorio e la Nigeria hanno registrato gli aumenti più significativi delle esportazioni verso l’Ue mentre le importazioni dalla Russia (-865 milioni di euro, -46%) e dall’Australia (-722 milioni di euro, -28%) sono diminuite.
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