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ECONOMIA

Primo trimestre 2025 difficile per il vino negli Stati Uniti: -9,9% in volume e -10,5% di fatturato

Dati SipSource: crescono in volume più che a valore i vini premium oltre 50 dollari a bottiglia, ma soffre la fascia più bassa
ALCOLICI, EXPORT, SIPSOURCE, USA, WINE & SPIRITS WHOLESALERS OF AMERICA, Mondo
Inizio 2025 in salita per il vino negli States

Un 2025 di attesa sta coinvolgendo il mondo del vino che aspetta l’evoluzione degli eventi, affrontando uno scenario che vede i dazi Usa sui prodotti Ue congelati, ad oggi, al 10%, fino al 9 luglio, aspettando le evoluzioni delle trattative diplomatiche (a meno di colpi di scena che non si possono escludere a priori) e con le spedizioni di vino riprese, almeno in parte, dopo lo stop dovuto alla minaccia di dazi al 200%. Preoccupazioni economiche a cui si sommano quelle legate all’evoluzione sociale con il vino che non sembra più essere centrale, come una volta, tra le preferenze di tanti consumatori. Uno stato di calma apparente, quindi, in attesa di scenari più chiari anche se, dalle prime analisi sull’anno in corso, emergono delle difficoltà e un rallentamento negli acquisti che fa riflettere. In particolare negli Stati Uniti, primo partner commerciale per il vino italiano e francese, dove gli ultimi dati SipSource, lo strumento della Wine & Spirits Wholesalers of America che monitora quanto esce dai magazzini degli importatori e finisce effettivamente in vendita, rivelano che sia il vino che i superalcolici hanno affrontato un primo trimestre 2025 difficile, con un calo generalizzato di volumi e ricavi. Secondo i dati di fine marzo degli analisti SipSource, infatti, il volume degli alcolici è sceso del -6,3% e i ricavi sono calati del -5,1% nel primo trimestre 2025. I dati su base mobile a 12 mesi alla fine del primo trimestre si attestano al -3,8% per il volume e al -3,9% per i ricavi. Anche il vino ha sofferto con un calo del volume del -9,9% e del fatturato a -10,5% nel primo trimestre. Secondo gli analisti SipSource, i trend precedentemente incoraggianti per i vini da tavola a basso prezzo si sono invertiti, mentre i vini premium sopra i 50 dollari stanno registrando una crescita in volume, ma anche una continua debolezza del fatturato, con i fornitori che stanno smaltendo gli arretrati di magazzino, spiega SipSource.
Gli ultimi dati SipSource evidenziano anche un’importante inversione di tendenza nei trend di premiumizzazione. Dopo anni in cui la crescita del fatturato ha superato quella del volume, negli ultimi mesi l’andamento dei volumi ha superato quello dei ricavi per quanto riguarda il vino, mentre il fatturato degli alcolici ha recentemente registrato una ripresa superiore a quella dei volumi.
Guardando al futuro, il SipSource Spirits Forecast prevede che il volume a 12 mesi di Core Spirits si stabilizzi in territorio negativo, chiudendo il secondo trimestre a -3,83%. L’allerta, per quello che è il primo mercato del vino al mondo, resta alta, anche tra il trade americano, che, nel frattempo, sembra aver riempito i magazzini di prodotti europei ed italiani in particolare, come testimoniano il +19,6% in valore ed il +4,5% in volume delle esportazioni di vino tricolore verso gli Stati Uniti a gennaio 2025 sullo stesso dato 2024 (dati Istat analizzati da WineNews).

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