
Per chi ha investito in vino sulla piattaforma leader del mercato secondario, il Liv-Ex, continuano le “perdite”, in una corsa al ribasso che non solo non frena, ma sembra anche accelerare. Con un primo terzo dell’anno che, complice un aprile decisamente negativo, per tutti gli indici, fa aumentare in maniera importante le perdite da inizio anno, secondo i dati analizzati da WineNews. Guardando ai due indici principali, il Liv-Ex 100, nel primo quarto 2025, segna -3,6%, che arriva al -10,3% in 12 mesi (indice di cui fanno parte per l’Italia, dopo l’ultimo aggiornamento, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Barbaresco 2019 di Gaia, il Sassicaia 2019, 2020 e 2021 della Tenuta San Guido, il Solaia 2021 ed il Tignanello 2020 e 2021 di Antinori, e l’Ornellaia 2021 ed il Masseto 2020 e 2021 del Gruppo Frescobaldi, oltre alla “new entry” del 100% Sangiovese Toscana Igt 2019 di Soldera Case Basse). Appena “meglio” fa il più ampio degli indici, il Liv-Ex 1000, a -3,4% nei primi 4 mesi, e -10,5% in un anno, trascinato in basso soprattutto dai cali del Burgundy 150 (-4,1% nel 2025 e -12,5% nei 12 mesi), del Bordeaux 500 (-4,4% e -12%), e dello Champagne 50 (-5% nel 2025 e -12,6% nei 12 mesi).
Male, ma meno peggio, seguendo un trend ormai consolidato, l’Italia: l’Italy 100, infatti, contiene le perdite nel -1,3% da inizio anno, anche se nei 12 mesi si arriva al -7,9%, per l’indice formato, oggi, dopo l’ultimo aggiornamento, dal Barolo di Bartolo Mascarello di tutte le annate dalla 2011 alla 2020, così come del Barbaresco di Gaja, dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, annate 2001, 2002, 2004, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014 e 2015, dal Barolo Le Rocche del Falletto Riserva di Bruno Giacosa 2000, 2001, 2004, 2007, 2008, 2011, 2012, 2014, 2016 e 2017, e, ancora, da tutte le annate dalla 2012 alla 2021 del Sassicaia della Tenuta San Guido, Solaia e Tignanello di Antinori, e Ornellaia e Masseto del Gruppo Frescobaldi, oltre che dal 100% Sangiovese Toscana Igt di Soldera Case Basse delle annate dalla 2009 alla 2019 (ad esclusione della 2010).
Guardando alle singole annate, in ogni caso, c’è chi cresce. E se nel Liv-Ex 100 il miglior performer assoluto è l’Hermitage Rouge 2021 di Domaine Jean Louis Chave, a +18,7% da inizio anno, nella “Top 10” ci sono anche due gioielli di casa Antinori, come il Tignanello 2020, con un incremento del valore del +6,2%, ed il Solaia 2021, a +5,6%. Mentre nel Liv-Ex 1000, il migliore di tutti è il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2014 di Bruno Giacosa, con un clamoroso +66,3% da inizio anno. Vino che, ovviamente, è anche il migliore dell’Italy 100, con l’annata 2001 al secondo posto, a +21%, seguito dal Barbaresco 2020 di Gaja, a +16,1% da inizio anno, dal Barolo Monfortino Riserva 2025 di Giacomo Conterno, a +12,8%, e dal 100% Sangiovese Toscana 2014 di Soldera Case Basse, a +12,4%.
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