Che il cambiamento del consumo di vino e alcolici sia profondo, in questa fase storica, non c’è dubbio, ma capirne le dinamiche e i trend reali non è semplice. E così, dopo che tante analisi hanno parlato, nei mesi scorsi, di un calo dei consumi complessivi legati anche all’allontanamento dall’alcol da parte dei giovani, e al crescente salutismo, ora non solo emerge che i giovani stessi, quelli della Gen Z, stanno tornando a consumare di più, senza eccedere però, ma preferendo sempre più spesso birra, ready-to-drink, ma anche i superalcolici al vino, come riportato dall’Iwsr, ma anche che negli Stati Uniti, in attesa delle evoluzioni sul fronte dazi tra Usa e Ue attese entro il 1 agosto (con il settore alcolici che potrebbe essere salvato, secondo le ultime indiscrezioni), c’è chi prevede che a fine 2025, per la prima volta da quasi mezzo secolo, le vendite totali degli alcolici, in volume (grazie soprattutto ai ready-to-drink), supereranno quelle di vino, che calerà ancora. È quanto sostiene “The U.S. Wine Market: Shanken’s Impact Databank Review & Forecast”. Secondo il quale, dopo un calo del 3% nei consumi di vino nel 2024, negli Stati Uniti, il calo nel 2025 sarà di un ulteriore -4%, anche se alcuni segmenti enoici, come i vini da e oltre i 15 dollari a bottiglia a scaffale, gli Rtd a base di vino, i vini dealcolati e quelli chiamati “better-for-you” (sostanzialmente i biologici e biodinamici e quelli a ridotto contenuto alcolico e calorico), continueranno a crescere. Ulteriori cali complessivi, sottolinea ancora il report, sono previsti, poi, fino al 2030, ma ad un tasso inferiore al -3% annuo. Ancora, spiega “Impact Databank”, “i segmenti a prezzo più elevato continuano ad essere sostenuti dal Prosecco - in particolare dai brand La Marca e Mionetto - e dai vini fermi da 15 dollari in su. Nel periodo da inizio anno terminato il 15 giugno nei canali Circana, i marchi di vino da tavola in più rapida crescita includevano il neozelandese Kim Crawford e le etichette californiane Meiomi e Decoy by Duckhorn, oltre a Josh Cellars, anche se i volumi totali di vino da tavola sono diminuiti di quasi il -6% da inizio anno nel canale off-premise”.
Ancora, emerge che i cocktail a base di vino sono guidati da Beatbox Beverages, con sede ad Austin, che è cresciuta di quasi l’80% l’anno scorso raggiungendo oltre 5,4 milioni di casse, mentre i Rtd a base di vino hanno aggiunto quasi due milioni di casse al mercato complessivo, secondo Impact Databank. I marchi dealcolizzati dovrebbero avvicinarsi a due milioni di casse complessive nel 2025, guidati da Fre di Trinchero e Giesen 0% di Opici. Il marchio a basso contenuto calorico in più rapida crescita sul mercato è, invece, Avaline - il vino biologico di Cameron Diaz e Katherine Power - che è cresciuto di oltre il 50% l’anno scorso.
Ma in generale, sottolinea ancora il report, se è innegabile che il mercato del vino affronta oggi enormi difficoltà, è anche vero che se si guarda al lungo termine, i volumi di vendita sono più che raddoppiati in quarant’anni, ed il valore totale del vino è quadruplicato negli ultimi trenta.
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