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IL BORSINO

A giugno frena l’export del vino italiano negli Usa in valore, ma resta in positivo nel semestre

I dati by Oive: nella prima metà 2025, sullo stesso periodo 2024, Italia a 1,05 miliardi di euro (+2,5%) e 188,9 milioni di litri (+7,5%)
DAZI, EXPORT, OIVE, USA, Archivio
A giugno frena l’export di vino italiano in Usa, ma resta in positivo nel semestre

Arrivati al giro di boa del primo semestre 2025, è tempo di bilanci per l’export del vino europeo verso gli Stati Uniti, il suo principale partner, in attesa di capire quanto peseranno per il settore i dazi al 15% voluti dal Presidente Usa, Donald Trump, entrati in vigore il 7 agosto e applicati anche al vino. Vero, sono stati mesi difficili e incerti, gli ultimi, con l’effetto scorte di inizio anno, per anticipare i dazi, che è svanito, e di questo il mercato ne ha risentito. Ma il vino, pur con le sue difficoltà, continua a tenere negli States, compreso quello italiano che rimane in positivo nel suo mercato principe, tanto in valore che in volume nel primo semestre 2025 rispetto a quello 2024 (salutato come l’anno dei record): un miglioramento, sullo stesso periodo dell’anno scorso, pari a +26,2 milioni di euro in valore (nonostante un giugno negativo) ed a +13,2 milioni di litri in volume.
Guardando prima a giugno 2025, comunque, secondo i dati doganali statunitensi analizzati dall’ Associazione Interprofessionale del Vino Spagnolo (Oive), gli Stati Uniti hanno ridotto le importazioni di vino del -3,1% in termini di valore, a 490,8 milioni di euro (-15,7 milioni di euro), ma hanno aumentato il volume del 3,8%, a 101,25 milioni di litri (+3,7 milioni) . Il prezzo medio è sceso del 6,6%, a 4,85 euro/litro (-34 centesimi di euro). Per Paese, in termini di valore, la Francia è in testa alla classifica con 191,3 milioni di euro (+5,9% su giugno 2024), davanti all’Italia con 169,8 milioni di euro (-4,2%), Paesi che, insieme, rappresentano il 73,6% delle importazioni Usa. La Spagna, a notevole distanza, supera la Nuova Zelanda al terzo posto con 30,5 milioni di euro (+1,4%). La Francia, nel confronto tra il primo semestre 2024 e quello 2025, segna un miglioramento pari a 233,5 milioni di euro (in valore) e di 13,2 milioni di litri (in volume). In termini di volume, invece, l’Italia rimane il principale fornitore degli Usa con quasi 33 milioni di litri (+3,5%), che rappresentano il 32,6% del vino totale importato dagli Stati Uniti a giugno 2025. Seguono la Francia, con quasi 19 milioni di litri (+34,4%), il Canada, con 14,5 milioni di litri (-6,2%), e la Spagna, con 6,9 milioni di litri e una crescita del 12,2%. Bene anche la Nuova Zelanda, che si piazza al quinto posto con 6,3 milioni di litri (+20,7%).
Guardando, invece, più ad ampio raggio, il primo semestre 2025 si è chiuso positivamente per le importazioni di vino da parte degli Stati Uniti, con una crescita del +6,5% in valore e dell’1,9% in volume. Il prezzo medio è aumentato del 6,7%, attestandosi a 5,06 euro/litro. Per Paese fornitore, la Francia è in testa alla classifica in valore con 1,27 miliardi di euro, con una crescita del +22,3% (+233,6 milioni di euro), davanti all’Italia con 1,05 miliardi di euro, in aumento del +2,5% (+26,2 milioni di euro). Al terzo posto si colloca la Nuova Zelanda con 241,9 milioni di euro, in calo del 12,9%. La Spagna rimane al quarto posto con 169,6 milioni di euro, sebbene in calo del -3,4% sul primo semestre del 2024. Tra i 13 principali fornitori, in termini di valore, solo Francia e Italia sono cresciute. Riguardo ai volumi importati dagli Stati Uniti nella prima metà 2025, l’Italia è in testa alla classifica con 188,9 milioni di litri (+7,5%, ovvero +13,2 milioni di litri), precedendo la Francia (+20,1%) che ha toccato quota 104,6 milioni di litri. Il Canada (anche a causa delle tensioni commerciali, ndr) ha registrato un forte calo del -29% nel volume esportato, scendendo a 81,4 milioni di litri, pur mantenendo la terza posizione. Australia (+6%), Nuova Zelanda (+14%) e Cile (+6,6%) occupano rispettivamente la quarta, quinta e sesta posizione. La Spagna rimane il settimo fornitore di vino degli Stati Uniti in termini di volume, con 34,9 milioni di litri, con un aumento del 7,2%.
Il vino imbottigliato è stato il segmento dominante, con 2,3 miliardi di euro (+4,4%) e 363,7 milioni di litri (+4,5%), che rappresentano il 71% del valore e il 56% del volume totale di vino importato dagli Stati Uniti nella prima metà 2025. Il prezzo medio è rimasto stabile a 6,35 euro al litro. Lo spumante è stato il secondo, come categoria, per importanza in termini di valore, con le importazioni dagli Usa in aumento del 17,2% a 786,9 milioni di euro e del 16,8% in volume a 100 milioni di litri, con un prezzo medio di 7,87 euro/litro (+0,3%).

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