Vino: asta Wannenes, Romanée-Conti il top, ma anche Sassicaia, Poggio di Sotto e Valentini…Nell’incanto dedicato a vini e distillati presenti i grandi nomi d’Italia, la “regina”, e di Francia. Ma il “top lot” è il whisky scozzese Bowmore… Da tre bottiglie di Vosne-Romanée La Tâche 1992 di Domaine de la Romanée-Conti (con base d’asta di 7.500-8.500 euro), ad una bottiglia di Musigny 2003 di Domaine Roumier (5.000-8.000 euro), passando per una bottiglia di Vosne-Romanée La Romanée 2019 di Comte Liger-Belair (4.500-8.000 euro), tra i vini francesi. E da sei bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 2006 di Poggio di Sotto (1.500-2.000 euro), ad una verticale di Sassicaia della Tenuta San Guido nelle annate 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2004 e 2007 (1.500-2.500 euro), da sei bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo 2001 di Valentini (1.400-1.900), alle medesime unità sempre di Montepulciano d’Abruzzo di Valentini delle annate 2002 e 2006 in due lotti (sempre con base d’asta 1.400-1.900 euro), tra i vini italiani. Ecco i “top lot”, come riportati da WineNews, tra i 555 totali - di cui 289 etichette italiane, 210 francesi, 7 divise tra Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Australia, e 49 distillati di tutto il mondo - protagonisti dell’asta organizzata da Wannenes a Milano in weblive il 25 settembre. E nella quale, tra i molti lotti, si va dai grandi vini del Piemonte - con, tra gli altri, una magnum di Barolo Riserva Monfortino 2000 di Giacomo Conterno (base d’asta 1.000-1.500 euro) e sei bottiglie di Barbaresco 2018 di Gaja (750-1.000 euro) - ai prestigiosi nomi della Toscana - con due magnum di Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Biondi-Santi (1.000-1.600 euro) e altre due magnum di Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Biondi-Santi (1.100-1.800 euro), oltre a sei bottiglie di Le Pergole Torte 2007 di Montevertine (stima 1.300-1.600 euro) e, di nuovo, il Sassicaia della Tenuta San Guido 2000 in una cassa da sei bottiglie (1.000-1.500 euro) - oltre ai già citati Montepulciano d’Abruzzo di Valentini, e il Veneto, con top lot due bottiglie di Recioto della Valpolicella Riserva 1990 di Quintarelli (600-1.000 euro). Tra i francesi è ben rappresentata, invece, Bordeaux - con sei bottiglie di Pauillac 2010 di Château Lafite Rothschild (3.000-4.000 euro) - oltre alla già menzionata Borgogna - con una bottiglia di Vosne-Romanée La Tâche 2005 di Domaine Romanée-Conti (stima 3.000-4.000 euro), sei bottiglie di Morey-Saint-Denis 2008 di Clos de Tart (1.600-2.400 euro), una bottiglia Vosne-Romanée 1990 di Henry Jayer (con base d’asta 1.500-2.500 euro), una bottiglia di Fine Bourgogne 1991 di Domaine de la Romanée-Conti imbottigliato nel 2008 (stima 1.800-2.500 euro) - e la Valle del Rodano con sei bottiglie di Rhône Châteauneuf du Pape Hommage a Jacques Perrin 2001 di Château de Beaucastel (1.400-1.800 euro). Ma spicca anche il lotto con sei bottiglie di Shiraz Grange 1999 di Penfolds (stima 1.400-1.800 euro) e le sei bottiglie di Napa Valley Opus One 2000 di Mondavi-Rothschild (base d’asta 1.600-2.200 euro). Anche se il top lot in assoluto dell’intero incanto è, in realtà, un distillato: si tratta di una bottiglia di whisky invecchiato 38 anni del 1964 dell’azienda scozzese Bowmore (base d’asta 8.000-12.000 euro), e da segnalare sono anche il Rum West Indies Dark 1948 di Samaroli (3.500-5.500 euro) ed il whisky invecchiato 35 anni del 1938 di Macallan-Glenlivet (2.500-3.600 euro). In quarta fascia (tra 355 e 496 sterline a cassa), 13 le etichette del Belpaese: il Vigna del Sorbo Gran Selezione di Fontodi, l’Oreno di Sette Ponti, I Sodi di San Niccolò di Castellare di Castellina, il Brunello di Montalcino di Argiano, il Sammarco di Castello dei Rampolla, il Siepi di Mazzei, il Rosso di Montalcino di Poggio di Sotto, il Barbaresco Muncagota Riserva e il Barbaresco Ovello Riserva dei Produttori del Barbaresco, il Barolo Ginestra Casa Mate di Elio Grasso, il Brunello di Montalcino Montosoli di Altesino, il Barolo Gavarini Chiniera di Elio Grasso ed il Serre Nuove della Tenuta dell’Ornellaia (gruppo Frescobaldi). Due, infine, gli italiani in quinta fascia tra 284 e 354 sterline per cassa da 12 bottiglie, ovvero il Barolo Castiglione di Vietti ed il Chianti Classico Badia a Passignano Gran Selezione di Antinori. Guardando alla geografia degli altri Paesi in classifica, dietro a Francia e Italia, seguono gli Usa con 15 etichette, la Spagna, con 9, l’Argentina, con 6, il Cile, con 3, Australia e Nuova Zelanda, con 2 vini a testa, e ancora 1 a testa per Svizzera e Portogallo.
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