Il pesce, alimento cardine della Dieta Mediterranea, sta guadagnando sempre più spazio nelle mense scolastiche, dove si cerca di coniugare gusto, salute ed educazione alimentare. Il 90% dei genitori auspica una dieta scolastica più ricca di prodotti ittici, riconoscendone il valore nutrizionale e il ruolo fondamentale nello sviluppo dei bambini: per questo è sempre più urgente favorire la conoscenza di pesci, molluschi e crostacei fin dalla scuola, attraverso percorsi formativi che spaziano dalle tecniche di pesca alle proprietà nutrizionali, passando per la gastronomia. Lo conferma l’indagine di Confcooperative Fedagripesca, realizzata in vista dell’avvio dell’anno scolastico, che evidenzia come l’80% dei bambini preferisca il pesce in forme semplici e gustose come bastoncini, polpette, hamburger con la frittura che rimane la cottura più amata, sia a casa che a scuola.
Tuttavia, come sottolinea Paolo Tiozzo, vicepresidente Fedagripesca, “il consumo di pesce in Italia resta sotto le raccomandazioni sanitarie, con una media di 1-2 porzioni settimanali contro le 2-3 consigliate, come evidenziato dalle indagini dell’Istituto Superiore di Sanità, e tende a diminuire ulteriormente in adolescenza, complice la disparità geografica, le abitudini familiari e le condizioni economiche. “La tracciabilità e la sicurezza, e soprattutto l’assenza di lische per i bambini più piccoli, sono tra le principali preoccupazioni dei genitori, che vedono nel pesce un alleato per lo sviluppo fisico e cognitivo dei figli”, conclude Fedagripesca.
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