
Dall’approvvigionamento energetico da fonti 100% rinnovabili al focus sulla filiera etica, fino alle politiche antispreco (come la birra realizzata con il pane invenduto), e sociali (con il reinserimento lavorativo dei detenuti), insieme ad un livello qualitativo altissimo su tutta la linea: il premio Illy Bar dell’Anno 2026 è stato assegnato a Mamm Pane, Vino e Cucina di Udine, esercizio capace di esplorare la sostenibilità in modo concreto in ogni sfaccettatura. Lo decreta la nuova guida “Bar d’Italia” 2026 del Gambero Rosso, realizzata come di consueto in collaborazione con illy. Nonostante le difficoltà di un settore messo alla prova - nel 2024, secondo Fipe, si è registrato un calo del 3,3% nel numero delle insegne - il bar italiano continua a reinventarsi, confermandosi uno dei presìdi più dinamici e identitari del nostro Paese. Lo dimostra l’ultima edizione (n. 26) della guida “Bar d’Italia”, che recensisce un totale di 1.100 insegne, con 107 nuovi ingressi distribuiti lungo tutto lo Stivale (capofila Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Campania e Puglia). La Lombardia è anche la regione con il maggior numero di locali selezionati (160 in questa edizione), seguita da Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia. Sono 52 le insegne ad avere conquistato il massimo punteggio, le Tre Tazzine (“locale eccellente”) e i Tre Chicchi (“caffè eccellente”), tra le quali si contano 6 nuovi ingressi: Torrefazione Vittoria a Cremona; Cafezal a Milano; Gustificio a Carmignano di Brenta (Padova); Mamm Pane, Vino e Cucina a Udine; Ritorno ad Acerra (Napoli) e Morettino Lab a Palermo.
Le oltre 500 pagine di “Bar d’Italia 2026” dimostrano come i pubblici esercizi cambiano pelle più volte nel corso della giornata, accogliendo colazioni, aperitivi, pranzi veloci, merende ed eventi serali. “Il bar è vita sociale e tempo vero. Nei bar si respira ancora appartenenza e identità. I bar fanno la nostra giornata, la indirizzano, in ogni momento. E vogliamo trovarci sempre più cura, servizio e territorio”, afferma Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile Gambero Rosso. “Per illycaffè qualità, innovazione e sostenibilità vanno di pari passo. Con il premio “Bar dell’Anno” vogliamo celebrare quelle realtà che, come Mamm Pane, Vino e Cucina, riescono a trasformare questi valori in esperienze autentiche” sottolinea Cristina Scocchia, ad illycaffè.
Sono 20 le Stelle, il simbolo che segnala i locali che per almeno 10 anni consecutivi hanno ottenuto 3 Tazzine e 3 Chicchi, con Marelet di Treviglio, Gino Fabbri Pasticcere a Bologna e Sal De Rosa Costa d’Amalfi a Minori a raggiungere per la prima volta questo traguardo. Due Stelle invece vanno alle insegne che per almeno 20 anni consecutivi hanno ottenuto il massimo punteggio: in totale quest’anno sono 7, con l’ingresso di Colzani di Cassago Brianza (Lecco).
A guidare il cambiamento dei bar non è solo l’adattamento al contesto economico, ma una nuova visione: quella di un locale che cambia pelle più volte nel corso della giornata, capace di accogliere in ogni momento con la stessa attenzione, dalla colazione all’aperitivo, passando per pranzi veloci, merende creative, eventi serali. Sulla guida si rilevano fenomeni in crescita che raccontano questa evoluzione: sono 107 i nuovi ingressi, le caffetterie specialty sono sempre più presenti anche fuori dai grandi centri urbani, mentre le bakery con caffetteria, grazie al format flessibile, vivono una vera stagione d’oro. I bar parlano ad una clientela sempre più consapevole e informata, attenta alla sostenibilità, alla filiera, all’accoglienza vera. Siamo nei luoghi della socialità per eccellenza fuori casa, nei quali concedersi un’esperienza sempre più “slow”. Torna alla ribalta il concetto di bar di quartiere, reinterpretato in chiave moderna: un luogo pop e accessibile, dove sentirsi accolti, dove l’identità è un valore.
Dimenticati quindi locali polverosi o anonimi, oggi i bar sono posti dall’anima antica, ma modernissimi nella filosofia: viene premiata la cura del dettaglio, un’atmosfera confortevole, il rapporto diretto con il cliente - che nel tempo diventa fiducia - e un’offerta artigianale che nei casi migliori sa valorizzare riti e tradizioni locali, territorio e produttori virtuosi.
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