Librandi, l’enciclopedia del vino calabrese che conquista il mondo … La cantina di Cirò Marina vanta un Giardino Varietale con oltre 200 varietà di cui circa 70 uniche al territorio. “Vitigni quasi dimenticati oggi sono tornati protagonisti, dando vita a vini identitari, riconoscibili e apprezzati anche a livello internazionale”...C’è un nome imprescindibile nella narrazione della viticoltura calabrese, forse ancora poco nota al grande pubblico ma ricca di spunti interessanti e vette qualitative di tutto rispetto. È il nome di Librandi, cantina familiare di Cirò Marina, sulla costa ionica. È qui che i Librandi coltivano la vite ed è qui che, negli anni ‘50, la famiglia compie il salto di qualità, gettando le basi per una moderna cantina con imbottigliamento e commercializzazione del vino. L’azienda, fondata e accompagnata durante la grande crescita conosciuta nel corso del ‘900 da Tonino e Nicodemo Librandi, è oggi guidata dai figli di Nicodemo, Raffaele e Paolo, e da quelli di Tonino, Francesco e Teresa. Negli ultimi anni la cantina ha superato il traguardo dei due milioni e mezzo di bottiglie all’anno con le ultime vendemmie e vanta un export che sfiora il 50 per cento e copre oltre 40 Paesi dalla Germania agli Usa, dal Giappone al Regno Unito, passando per l’Australia, il Messico, il Brasile e molti altri ancora. Forte di 350 ettari di cui 232 vitati (gli altri sono a uliveto e boschi), Librandi si è sempre posta come principale obiettivo quello di diffondere la conoscenza del patrimonio vitivinicolo calabrese, non molto conosciuto ma ricco di storia, tradizioni e biodiversità, ponendosi come pioniere della ricerca in ambito vitivinicolo, e della cantina. Librandi è inoltre pioniere della ricerca in ambito vitivinicolo, ricoprendo un ruolo da protagonista nella riscoperta di vitigni autoctoni ormai dimenticati o perduti. Il progetto di ricerca riguardante i vitigni autoctoni è stato portato avanti di pari passo con la crescita stessa dell’azienda ed è ancora oggi in atto. “La salvaguardia del patrimonio genetico viticolo calabrese – spiega Raffaele Librandi – è da sempre uno dei pilastri della nostra missione. La Calabria vanta una biodiversità viticola straordinaria, un tesoro che rischiava di andare perduto. Per questo, da oltre trent’anni investiamo con convinzione nella ricerca e nella tutela delle varietà autoctone. Crediamo fermamente che il futuro della viticoltura passi dalla valorizzazione delle identità locali”. Tra i vitigni simbolo figurano sicuramente Gaglioppo e Greco Bianco, nobilitati nella linea Segno: un bianco, un rosso e un rosato affinati esclusivamente in acciaio, per esaltare al meglio gli aromi tipici del vitigno. “In realtà – prosegue Raffaele Librandi – le varietà che abbiamo studiato e classificato sono oltre 200, di cui circa 70 uniche al territorio calabrese. Alcuni di questi vitigni erano quasi dimenticati, ma oggi sono tornati protagonisti, dando vita a vini identitari, riconoscibili e apprezzati anche a livello internazionale”. Sintesi e specchio di questo impegno è il Giardino Varietale di Casa Librandi, che custodisce appunto più di 200 vitigni autoctoni della regione, “un patrimonio genetico di inestimabile valore che racconta la storia, la cultura e la biodiversità della nostra terra”.
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