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Il Sole 24 Ore

Le proprietà con vigneti e uliveti diventano il nuovo bene rifugio … Nel 2025, Knight Frank registra che circa un acqui rente su otto fra i suoi clienti Hnwi (High net worth individual) si informa su proprietà con potenzialità vitivinicole o olivicole in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia: un fenomeno trainato non solo dalla passione per la natura e la qualità della vita, ma anche da incentivi fiscali, domanda globale per vino e olio di alta gamma e un’economia reale, capace di resistere alla volatilità dei mercati finanziari. Secondo i dati di Knight Frank sulle variazioni di valore delle principali aree viti-vinicole in Francia, Italia e Spagna nel 2024, spicca la crescita della Loira (+5%) e della Champagne (+2%), mentre Bordeaux registra un calo (-4%) e Côtes du Rhône segna un -10 per cento. In Italia, invece Barolo e Brunello di Montalcino salgono del +5%, Bolgheri e Chianti Classico del +3%, confermando il solido appeal internazionale del mercato premium italiano. In Spagna, infine, la Rioja resta stabile. Le destinazioni più ambite per chi investe in vino e olio sono la Toscana e il Piemonte in Italia, Bordeaux e Provenza in Francia, l’Andalusia e le Baleari in Spagna, l’Alentejo e la Valle del Douro in Portogallo e Corfù in Grecia. In queste aree il valore aggiunto non è solo produttivo, ma anche esperienziale: il mercato guarda a proprietà capaci di offrire spazi per ospitalità di alto livello, produzioni biologiche, agriturismo e una narrazione autentica legata al territorio e all'eccellenza. I numeri raccontano un comparto in crescita: una vigna in Toscana o in Provenza può arrivare a quotare oltre 100mila euro all’ettaro, mentre in regioni emergenti come l’Andalusia i valori restano ancora accessibili, a 5mila euro per ettaro. Le produzioni sono sempre più orientate verso il segmento premium, con prezzi di vendita che vanno da 30 a 150 euro la bottiglia perle etichette più ricercate. Anche i piccoli produttori, se legati a una forte narrazione territoriale, possono ottenere margini elevati, in particolare sul mercato internazionale. Il boom dell’olio extra vergine premium consente, con oliveti di qualità, di raggiungere prezzi fra i 10 e i 30 euro al litro, puntando su produzioni sostenibili e integrando l'offerta turistica. Gli incentivi europei per l’agricoltura biologica, assieme a normative favorevoli sul capital gain agricolo in alcune giurisdizioni, rendono l’investimento più appetibile, specie per acquirenti anglosassoni e nordamericani. Ma ad attrarre è soprattutto la componente identitaria e di lifestyle: per molti Hnwi la tenuta agricola diventa un bene rifugio e un progetto di famiglia in cui far convergere ritorni economici e qualità della vita.

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