Quarto mese di calo consecutivo per l’export agroalimentare italiano verso gli Usa: a settembre 2025 il valore delle esportazioni tricolore del settore oltreoceano fa segnare -11%, a conferma del rallentamento innescato dai dazi americani (entrati in vigore il 7 agosto, ma che hanno generato incertezza sul mercato almeno dai primi annunci del Presidente statunitense Donald Trump tra marzo e aprile). Continua, dunque, la netta inversione di tendenza dopo il lungo processo di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del made in Italy oltreoceano: con il mese di settembre, non si può parlare più, infatti, di crescita annua verso gli Usa. A dirlo è la Cia-Agricoltori Italiani che ha analizzato i dati Istat e che aggiunge anche che, in termini assoluti, nell’estate 2025 (giugno-settembre), sullo stesso periodo 2024, sulle tavole dei consumatori americani sono stati persi 282 milioni di euro.
Una brusca frenata che pesa anche sul bilancio annuale: nei primi 9 mesi 2025, l’export agroalimentare italiano verso gli Usa scende al -1,2%, invertendo completamente il +4% ottenuto nello stesso periodo 2024. Significa che tra gennaio e settembre 2025, sul 2024, le esportazioni italiane hanno perso circa 70 milioni di euro. Evidenziando, inoltre, come la spinta positiva di inizio anno non sia stata sufficiente a compensare il contraccolpo estivo, segnato dall’ingresso dei nuovi dazi in agosto: il calo dell’export tra aprile e settembre ha, infatti, pesato di più sul totale gennaio-settembre.
“Questi numeri non sono un campanello d’allarme, sono una sirena - osserva il presidente Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini - le nostre imprese stanno affrontando una pressione crescente dovuta ai dazi, che mettono a rischio competitività, margini e programmazione. Servono misure tempestive e negoziati chiari per difendere anni di lavoro e di presenza costruita sul mercato americano”.
Un quarto decremento mensile delle vendite estere che si riflette anche sul saldo della bilancia commerciale agroalimentare verso gli Usa: se si confronta l’avanzo commerciale di settembre 2025 con quello dello stesso mese 2024, l’Istat fa registrare una contrazione del -13%.
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