Il top lot, l’assortimento dei cinque Grand Cru annata 2001 del Domaine de la Romanée-Conti, si è confermato tale, e non solo come quotazione, ma anche come vendita, in quanto battuto a 20.000 euro (partendo da una base d’asta di 15.000 euro), mentre le sei bottiglie di Petrus 1999 (che avevano una base d’asta di 10.000 euro) sono state vendute a 14.000 euro, e la bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru Monopole 2004, il cui martelletto è partito da 9.000 euro, è stata aggiudicata per 11.500 euro. È il podio, tutto francese, dei lotti aggiudicati al prezzo più alto (come già da quotazioni di partenza) nell’asta di vini pregiati e distillati di Bolaffi, battuta, nei giorni scorsi, in modalità internet live, e che ha raccolto complessivamente 800.000 euro, con il 95% degli 871 lotti venduti.
Un’asta alla quale hanno partecipato collezionisti, investitori e appassionati da tutto il mondo, italiani, e specialmente da Svizzera, Francia, Regno Unito, Monaco, Stati Uniti, Cina, Singapore e Giappone, confermando l’interesse anche per i vini italiani, e, in particolare, per le quelli di Piemonte e Toscana. Come le due magnum di Barolo Monfortino Riserva 2002 di Giacomo Conterno, che sono state battute a 3.700 euro, mentre tre bottiglie del 2010 sono state aggiudicate a 2.600 euro, e una selezione di 6 bottiglie di Barbaresco di Roagna a 2.200 euro. E ancora: una bottiglia da 5 litri di Sperss 2011 di Gaja è stata battuta a 1.200 euro, sei bottiglie di Barolo degli Anni Sessanta e Settanta di Bruno Giacosa a 2.000 euro, mentre la magnum di Barolo 1997 di Bartolo Mascarello con l’iconica etichetta disegnata “Robespierre” è andata, come da base d’asta, a 1.200 euro.
Tra i vini della Toscana, i top lot sono stati, invece, le dodici bottiglie di Sassicaia della Tenuta San Guido 2012 (3.400 euro) e altrettante dell’annata 1998 (3.000 euro), tre bottiglie di Masseto 2015 (2.800 euro) e tre di 100% Sangiovese 2008 di Soldera Case Basse (2.800 euro). I due lotti, ognuno con sei bottiglie di Solaia di Marchesi Antinori, uno dell’annata 1998 e uno della 1999, sono stati entrambi battuti, invece, a 1.200 euro, e sono state vendute anche le bottiglie introvabili della cantina Montevertine, come Il Cannaio 1986 (a 700 euro) e L’Ottantanove 1989 (a 300 euro).
Tornando alla Francia, al di fuori del podio, troviamo i due lot da due casse da sei bottiglie ciascuno di Château Lafite Rothschild 2010 (andati a 4.000 euro ciascuno), due Bonnes Mares Grand Cru 1998 del Domaine D’Auvenay (5.000 euro) e una bottiglia di La Tâche Grand Cru Monopole 2003 del Domaine de la Romanée-Conti (4.000 euro).
Capitolo distillati, è qui che si trovano i due lotti venduti al prezzo più alto dell’intero catalogo: il Bowmore Bouquet 1966 di Samaroli aggiudicato per 26.200 euro, il Laphroaig 1967 sempre di Samaroli a 27.500 euro ed il Rum 1973-2005 invecchiato 32 anni di Skeldon a 15.000 euro.
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