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Il vino è la bevanda preferita e un’icona nazionale per il 94% dei francesi

Parola del barometro “Les Français et le vin” di Vin & Société: il 77% dichiara di berlo, ma se consuma meno e più nelle occasioni speciali
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Il vino per il 94% dei francesi è un’icona nazionale

Qual è il rapporto dei francesi con il vino? Sicuramente di grande rispetto e orgoglio anche se il consumo, di quello che non è soltanto una bevanda, ma un simbolo nazionale, sta cambiando, passando da rituale ad occasionale. Questo è uno degli spunti del barometro “Les Français et le vin” di Vin & Société, associazione che rappresenta i 440.000 attori della filiera vitivinicola francese (produzione e commercio) per promuovere i valori di un prodotto che in Francia è un’istituzione. Secondo “le baromètre” di Vin & Société, con oltre tre quarti dei francesi che lo consumano (77%), il vino rimane la loro bevanda preferita ed è un’icona nazionale per il 94%. Un “sentiment” positivo che si riflette sull’intera industria vinicola, percepita sia come artigianale (74%) che come attenta all’ambiente (75%), incarnando la passione, la competenza e la diversità dei terroir. L’84% considera il vino “una componente dell’arte di vivere francese”, a cui i francesi affermano di essere affezionati. E per loro, il vino, è un orgoglio nazionale: il 92%, ritiene, infatti, che proietti un’immagine positiva della Francia nel mondo ed attragga turisti, senza dimenticare la sua importanza per l’economia, considerato che per il 92% dei francesi, il vino contribuisce a “una quota significativa delle esportazioni” nazionali e “stimola e crea posti di lavoro” (82%).
Eppure, nonostante un’ottima e riconosciuta reputazione, sempre meno francesi bevono vino: solo il 77% dichiara di berlo, dall’85% del 2019. L’immagine idilliaca della bottiglia di vino sulla tovaglia nei pasti quotidiani, dice il barometro di Vin & Société, è ormai un ricordo del passato. Questo calo, tuttavia, non riflette una mancanza di interesse: il vino è ormai riservato alle occasioni speciali, sempre più considerato un prodotto “nobile” (44%, +12% sul 2019), o addirittura riservato a eventi speciali (11%, +5% sul 2019).
Ma i francesi sono anche consapevoli delle sfide che il settore deve affrontare, e quindi calo dei consumi, cambiamenti climatici, concorrenza estera, e ritengono che la viticoltura rimanga un settore strategico per la Francia, collocandosi tra quelli d’eccellenza da sostenere con priorità (31%), alla pari con l’aeronautica (31%) e subito dopo l’industria farmaceutica (43%). Ciò dimostra che, anche se consumato meno frequentemente, il vino mantiene il suo posto nella narrazione collettiva e nell’economia nazionale.
La moderazione è diventata un aspetto essenziale del rapporto dei francesi con il vino. L’88% di loro afferma di rispettare le linee guida di consumo raccomandate dalle autorità sanitarie, per il 71% le autorità pubbliche dovrebbero principalmente adottare un messaggio incentrato sulla moderazione e sulla lotta agli eccessi, piuttosto che sulla riduzione del consumo o sull’astinenza. Allo stesso tempo, anche l’industria vinicola è considerata un attore chiave nella promozione della moderazione. L’89% dei francesi ritiene che abbia il dovere di fornire informazioni sul consumo responsabile e, il 76%, le considera credibili quando lo fa.
“In un mondo in rapida evoluzione - ha riassunto Samuel Montgermont, presidente di Vin & Société - dove i punti di riferimento si stanno spostando profondamente, l’attaccamento dei francesi al vino, evidenziato da questa indagine, riflette un bisogno di stabilità e rassicurazione. Il vino rimane un’immagine positiva e rassicurante, che incarna sia la continuità delle nostre tradizioni che la forza della nostra arte di vivere. Ma spetta al settore sostenere questa evoluzione affinché questo legame rimanga vivo e in linea con le aspettative della società”.

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