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LA STORIA

A Dino Impagliazzo, lo “chef dei poveri”, il Premio culturale internazionale “Cartagine 2.0”

Da 10 anni serve ogni giorno 250 pasti gratis a migranti, senzatetto e poveri della Capitale. La consegna del riconoscimento domani in Campidoglio
CHEF DEI POVERI, DINO IMPAGLIAZZO, PREMIO CARTAGINE, Non Solo Vino
Dino Impagliazzo, lo chef dei poveri, con Papa Francesco

Sotto ai riflettori, ci sono sempre i grandi chef. Ma questo, è uno davvero particolare: il suo nome è Dino Impagliazzo, 88 anni, ex dirigente in pensione, il suo ristorante è a “cielo aperto”, a Roma, dove serve ogni giorno 250 pasti, gratis, a migranti, senzatetto e poveri della Capitale, per un totale di 27.000 all’anno, anche grazie ad una squadra di 350 volontari al suo fianco. Un’impresa che “lo chef dei poveri”, come è conosciuto, porta avanti da 10 anni, grazie al cibo invenduto donato da commercianti e supermercati. Non solo: Impagliazzo è riuscito a costruire una rete di assistenza per i poveri e senzatetto, un servizio medico, di istruzione e degli alloggi per ospitare le persone che momentaneamente non hanno una casa. A lui è andato, per questa storia utile, e bella da raccontare, il “Premio culturale internazionale Cartagine 2.0”, edizione 2018, prestigioso riconoscimento che nasce come un ideale ponte di cultura e si svolge in forma itinerante tra le Nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, destinato a coloro che hanno contribuito, in Italia ed all’Estero, allo sviluppo ed alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e della promozione del progresso dei popoli, al benessere dell’umanità, della ricerca della verità, della libertà, della giustizia e della pace e, quindi, della fratellanza universale. La consegna domani a Roma, in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca.

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