La tragedia dell’11 settembre non ha penalizzato il settore vinicolo. L’ultima prova arriva dall’analisi delle cifre del Chianti Classico: il famoso rosso toscano segna un modesto rallentamento in Italia a fronte di un incremento sui mercati esteri. L’Italia è passata dal 33% del 2000 al 30% del 2001 sulle vendite in totale (contro il 70% dall’estero). In netto rialzo l’export negli Usa oggi al 30% che diventano il primo mercato estero del Chianti Classico. In leggero rialzo anche l’export in Germania (29%). Tra i “nuovi mercati” da segnalare l’incremento del Canada e la positiva novità del Giappone. Da Siena, intanto, il Consorzio del Chianti Classico ha dato i voti all’ultima vendemmia definita “di buon livello”, ma sicuramente “da non ricordare come una delle più facili degli ultimi anni. Notevoli sono state le difficoltà che si sono incontrate nell’intera annata e che hanno costretto i diversi produttori a compiere grandi sforzi per arrivare ad ottenere ugualmente dei buoni risultati qualitativi ed, in alcuni casi, anche prodotti d’eccellenza”.
Le cifre del Chianti Classico
Il territorio del Chianti Classico si estende per 70.000 ettari (di cui 8.500 a vigneti, con 7.209 ettari iscritti all’albo del Chianti Classico). La produzione, nel 2001, è stata di 260.179 ettolitri (di cui 214.836 ettolitri degli associati del Consorzio). Il numero dei produttori iscritti al Gallo Nero sono 559 (di cui 261 imbottigliatori). La commercializzazione dei vini Gallo Nero, nel 2001, è stata del 30% in Italia e del 70% all’estero. La produzione è di 173.474 ettolitri, ovvero 23.270.000 bottiiglie (di cui il 21% Riserva).
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