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ECHI DEL “GRAND TOUR”

A tavola come Virginia Wolf, ammirando la Costiera Amalfitana dalla “Terrazza dell’Infinito”

A Villa Cimbrone, iconico hotel della famiglia Vuilleumier, cene nell’orto dello chef stellato Lorenzo Montoro, nei Giardini tra i più belli al mondo

Un luogo in cui si viaggia nel tempo, tra saloni e camere dalle volte affrescate dove hanno soggiornato artisti e viaggiatori del “Grand Tour”, oggi vero e proprio scrigno dell’hotellerie italiana. E della ristorazione, grazie a Il Flauto di Pan, il ristorante una stella Michelin, che porta la firma dello chef Lorenzo Montoro, accanto al V Lounge Bar, il cocktail bar dell’hotel dove si rinnova l’arte della miscelazione, tra grandi classici e signature drink, e dove la V è l’iniziale di tre celebri scrittrici inglesi come Virginia Woolf, Violet Trefusis Keppel e Vita Sackville-West, che, negli anni Venti del Novecento, amavano sedersi assieme nei suoi tavolini, ammirando un’autentica bellezza: i Giardini, con la celebre Terrazza dell’Infinito sul mare della Costiera Amalfitana, ridisegnati con il contributo della stessa botanica inglese Sackville-West, e tra gli esempi più importanti che la cultura paesaggistica e botanica anglossassone abbia generato al Sud d’Europa. Siamo a Villa Cimbrone, iconico hotel della famiglia Vuilleumier, a Ravello, che, dal 26 giugno al 13 settembre, propone le “Cene nell’Orto”.
Una pergola in legno di castagno, tralci di vite e filari coltivati a ortaggi ed erbe aromatiche, fanno da sfondo a questa wine & food experience d’altri tempi, con vista sul paesaggio unico della Costa d’Amalfi, con i monti Lattari da una parte e il mare dall’altra, e nel menu le creazioni dello chef stellato Lorenzo Montoro: prevalentemente vegetali, ma con spazio anche ai formaggi di piccoli produttori locali e alla tradizione delle greggi di capre che pascolano sui Monti Lattari. Ogni cena si apre con pane e olio, per ricordare l’antica merenda contadina, e prosegue con numerose portate a base di ortaggi e vegetali freschi - da giugno a settembre il menu varia dando spazio alle primizie del mese - latticini freschi, tra cui la provola servita in foglie di limone, storica tradizione del territorio. Un percorso che si conclude con la delizia al limone, simbolo della Costiera Amalfitana, opera della giovane pastry chef Sara Meucci. Per ogni tavolo una brocca con il vino con le percoche, a ricordare i pasti estivi di una volta (in alternativa è possibile abbinare alla cena un percorso degustazione a cura del sommelier della casa). E, a fine cena, un infuso realizzato con le erbe dell’orto.
Lo spirito che guida la nuova iniziativa di Villa Cimbrone è ispirato al Farm to fork (F2F), in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’European Green Deal per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Gli orti di Villa Cimbrone occupano un ampio appezzamento dei sei ettari che compongono il parco storico della Villa e sono curati personalmente dallo chef Montoro, nato e cresciuto nell’azienda agricola biologica di famiglia a Sarno. Al ristorante Il Flauto di Pan, Montoro porta avanti una cucina improntata alla stagionalità e alla sostenibilità, dando spazio e voce a piccoli artigiani e pescatori locali e alle produzioni dell’orto che è a pochi metri dalle cucine, in una vera e propria “dispensa naturale”: i terrazzamenti coltivati, tra viti e frutteti, a picco sul mare.

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