I costi di produzione, che con la corsa irrefrenabile dell’inflazione negli ultimi mesi sono cresciuti a dismisura, i mercati, che devono fare i conti con la contrazione del potere d’acquisto dei consumatori, ma anche la redditività e i bilanci del vigneto Italia, dove fusioni e acquisizioni negli ultimi anni hanno rivoluzionato la fisionomia del settore, e ancora le stime della campagna produttiva 2022-2023 e le priorità del comparto più rappresentativo e remunerativo dell’agroalimentare italiano nel mondo. Ecco i temi del convegno “Il vino alla prova del nove: analisi congiunturale e obiettivi per il settore”, di scena il 7 novembre a wine2wine Business Forum 2022 (qui l’agenda di WineNews), appuntamento ormai fisso del calendario enoico, a Veronafiere, il 7 e 8 novembre, dove esperti, pubblico e aziende del vino si incontrano e dialogo affrontando i temi caldi del settore, generando connessioni e arricchendo in tal modo il proprio network professionale.
A fare il punto su priorità, criticità e agenda del settore, dopo l’analisi congiunturale presentata dal responsabile dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, Carlo Flamini, saranno i rappresentanti delle associazioni di riferimento del vino italiano, da Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza delle Cooperative, al presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, da Cristiano Fini, presidente Cia-Agricoltori Italiani, al consigliere Coldiretti Francesco Ferreri, dal vicepresidente Confagricoltura, Giordano Emo Capodilista, al presidente di Federdoc, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, dalla presidente Federvini, Micaela Pallini, al consigliere Fivi Andrea Pieropan, dal presidente Unione Italiana Vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, all’ad e al presidente Veronafiere, Maurizio Danese e Federico Bricolo.
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