Se sul mercato dei fine wine la flessione di Bordeaux pare inarrestabile, con quote di mercato sempre più rilevanti che migrano verso Borgogna e Italia, quando si parla di grandi numeri il fascino dei bordolesi sul mercato cinese è ancora intatto, ed a dimostrarlo, puntuale, arriva l’ennesimo passaggio di mano: Château de Lagorce, 68 ettari complessivi, di cui 43 vitati, su un antico insediamento di epoca Gallo-Romana, con una parte di cantina ricavata dai locali di una vecchia chiesa, nella Aoc di Bordeaux, a Targon, di proprietà della famiglia Mazeau da 90 anni, è stato venduto alla SCEA Degore, società che fa capo al gruppo di distribuzione di vino cinese Christie’s Winery. Non si conoscono ancora le cifre dell’affare.
In mano alla famiglia Mazeau dal 1928, ha avuto in René, padre dell’attuale proprietario, Benjamin, la sua figura più rilevante: ingegnere fisico-chimico, ha consacrato tutta la sua ricerca e tutti i suoi studi al miglioramento della qualità dei suoi vini e della coltura della vite. Sarà uno dei pionieri di tecniche innovative come il drenaggio, l’inerbimento permanente, il metodo di vinificazione della “macerazione iniziale a caldo”. “Sono molto legato a questa proprietà - commenta a “Le Figaro” Benjamin Mazeau - nella quale ho trascorso tutta la mia vita, per questo sono contento di sapere che la squadra attuale continuerà ad occuparsi di Château de Lagorce sotto la guida di un’eccellente direttrice, che potrò continuare ad assistere in questo momento di transizione”.
Un acquisto accolto con soddisfazione dal direttore degli investimenti di Christie’s Winery, Lin Lin, che ha guidato la compravendita: “cercavamo un’azienda con una superficie produttiva importante per aumentare la produzione del gruppo. Il nostro obiettivo adesso è quello di distribuire i vini ai nostri clienti attraverso la nostra rete di distribuzione in Cina”. Cina che, adesso, controlla qualcosa come 143 Château bordolesi ...
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