Affari & Finanza / La Repubblica

Vinitaly, da Hong Kong alla conquista dell’Asia ... Una presenza ambiziosa nella fiera di settore alla fine di questa settimana e una collaborazione più stretta con l’ufficio Ice di Shanghai per dare più supporto agli esportatori ... Riparte dal Far East il progetto di Veronafiere per promuovere l’eccellenza dei vini italiani sulle principali piazze internazionali. Con un Padiglione di quasi 1.000 metri quadrati, 134 espositori da tutte le Regioni d’Italia, un’area lounge che celebra la cultura enogastronomica e le atmosfere del Bel Paese e un ricco programma di incontri e degustazioni, i prossimi 7-9 novembre Vinitaly International porterà l’eccellenza vinicola italica alla sesta edizione della Hong Kong International Wine & Spirits Fair. Con 30,9 milioni di litri consumati nel 2012, destinati secondo le stime a crescere a 42,8 nel 2016, la metropoli asiatica è infatti uno dei mercati emergenti e anche la porta privilegiata di accesso alla Cina Continentale, quarto importatore al mondo con 140.593 migliaia di litri divino in bottiglia acquistati nel periodo gennaio-giugno 2013 (+20,9% sul 2012). Il vino italiano, con 11.583 ettolitri esportati nei primi 7 mesi del 2013 (+8,8% sul 2012), trama il mercato dell’export nazionale e cresce a un ritmo superiore rispetto agli altri beni di consumo. La partecipazione alla HKIEWSF, che nel 2012 ha richiamato oltre 20.000 operatori, mira a sostenere questo trend e conquistare nuove quote di un mercato nel quale l’Italia ha ancora ampi margini di crescita: oggi è al sesto posto nelle importazioni divini imbottigliati e al terzo negli spumanti. “Il presidio diretto è una necessità strategica sui mercati asiatici. In quest’ottica si inserisce anche l’apertura dell’ufficio di rappresentanza presso la sede Ice di Shanghai che, insieme all’importante tappa di Vinitaly International Hong Kong, ci consente di garantire al produttori una presenza e un supporto costante”, afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere.