02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Affari & Finanza / La Repubblica

Ora i Castelli Romani inseguono il Chianti Classico e il Brunello ... Castelli Romani, la nuova frontiera degli investimenti. La famosa area a sud della Capitale, storicamente ‘cara agli stranieri, americani in testa, per i vinelli pronti da beva, come il Marino e il Frascati, premia con i suoi sforzi in campo enologico anche la rendita fondiaria. A sud d’Italia è la terra da vino migliore subito dopo la Toscana, come evidenzia lo studio messo a punto dall’Area Research di Banca Mps, “Filiera vitivinicola: tendenze e prospettive per l’Italia. Toscana e i valori fondiari agricoli”.
La Toscana tiene, dopo un decennio di galoppo del valore dei vigneti a Brunello e Chianti Classico. Nel Lazio, i Castelli Romani, stanno prendendo ora la rincorsa. Riduzione della capacità produttiva, innalzamento della qualità: il segnale che questa regione ha vinto la scommessa per lasciarsi alle spalle la fama di Cistemopoli. E il Frascati, oggi, sta conoscendo una seconda vita. Tra i primi a rilanciarlo, Castel de Paolis, di Giulio Santarelli. Affiancato da alcuni pionieri come Paola Di Mauro, viticoltrice di talento e passione che ha portato nel mondo le etichette di Colle Picchione. Il motore della rinascita si chiama “controllo della filiera”, ovvero il controllo della provenienza di tutto il prodotto, dall’uva alla bottiglia in vigore dal 2004, che pone un tetto alle bottiglie prodotte e un codice alfanumerico di controllo. Ma la rinascita del vino laziale è partita da vini internazionali, nuovi, senza legami immediati con questa terra. Come i Cabernet Sauvignon di Enrico Massimo Zandotti, delle Cantine Cone Zadotti, dall’ottimo rapporto qualità prezzo. O, scendendo più giù, lo Shiraz o il Petit Verdot di Casale del Giglio, uno dei vini di punta dell’azienda fondata più diventi anni fa da Antonio Santarelli fautore di un ambizioso progetto di ricerca e sperimentazione valorizzare le potenzialità vitivinicole dell’Agro Pontino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024