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AFFARI & FINANZA - LA REPUBBLICA

Scommettere sul vino, business ad alta rendita. Banche e assicurazioni puntano da tempo su un settore dall’alta redditività ... Pensare al business degli immobili quando si parla di diversificazione degli investimenti sul fronte del mantenimento del capitale è quasi scontato. Ma, oltre al Real Estate, banche e assicurazioni hanno da tempo puntato anche sul settore vitivinicolo. E, a vedere la redditività derivante da questo tipo di investimento, la scelta appare più che giustificata. Basti pensare che comprare negli anni Settanta un ettaro di vigneto in Chianti costava 3 milioni di lire e che oggi, spiegano gli esperti di winenews.it, vale 80/100 volte tanto, 300 milioni, ovvero più di 150.000 euro. Ma non solo. Il valore della terra segue quello del vino e oggi sono tanti gli imprenditori che si rivolgono al vigneto come investimento che, per di più, non conosce le fluttuazioni dei titoli azionari. Tant’è vero, che anche Borsa Italiana si è ultimamente occupata della convivenza tra il mondo della finanza e le aziende vitivinicole al fine di individuare i reciproci vantaggi sul fronte degli investimenti. Per esempio, per le aziende potranno nascere nuove opportunità sul fronte del reperimento di risorse utili per la crescita e il rafforzamento della propria struttura patrimoniale; mentre, gli investitori potranno trovare nel mondo del vino opportunità di investimento alternativo: sia come investimento fisico che attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari che vedono le proprie performance legate all’andamento del settore. La finanza può offrire infine ad entrambe le parti un background tecnico per la costruzione di strumenti che permettano la copertura dei rischi di mercato e la possibilità di trading. Insomma, i punti a favore non mancano e non è un caso se molti gruppi bancari e assicurativi hanno da tempo investito molto in questo segmento ...

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