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ATTUALITÀ

Agricoltori e allevatori da tutta Italia scendono in piazza per dire no al cibo artificiale

Una presenza, spiega Coldiretti, per “fermare una pericolosa deriva che mette a rischio la sana alimentazione e il futuro”
CIBO ARTIFICIALE, Coldiretti, FOOD, ITALIA, Non Solo Vino
La protesta degli agricoltori contro il cibo artificiale

Un coro di “no” contro il cibo “artificiale”. Agricoltori e allevatori da tutta Italia sono scesi, oggi, in piazza per il voto finale del Parlamento sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali. Una presenza per sostenere l’approvazione definitiva del disegno di legge “e fermare una pericolosa deriva che mette a rischio la sana alimentazione e il futuro del cibo made in Italy”, spiega la Coldiretti, presente con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo.
Il voto finale in Parlamento coincide con il compleanno dell’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010, della Dieta mediterranea che viene festeggiata dagli agricoltori che hanno portato prodotti tipici da tutta Italia. D’altronde quasi 3 italiani su 4 (74%) dicono no al cibo sintetico prodotto in laboratorio (indagine Coldiretti/Notosondaggi), dalla carne al latte fino al pesce “che - continua Coldiretti - gruppi di potere finanziario e multinazionali stanno cercando di imporre sui mercati mondiali nonostante le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana”. Una “battaglia” iniziata un anno fa, la mobilitazione della Coldiretti ha portato alla raccolta di oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento, con più di 2.000 comuni “che hanno deliberato a favore spesso all’unanimità, tutte le Regioni di ogni colore politico ed esponenti di tutti gli schieramenti oltre a ministri e sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei e sindaci”. Ma anche realtà come “Acli, AcliTerra, Adusbef, Altritalia Ambiente, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Confartigianato, Consiglio Nazionale Giovani, Consulta Distretto del Cibo, Ctg, Coldiretti, Demeter, Ecofuturo, Ewa, Fare Ambiente, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Una, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Isvumi, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega Consumatori, Masci, Movimento Consumatori, Naturasi, Per - Patto Ecologista Riformista, Pris, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli, Vas - Verdi Ambiente e Società, Wilderness”.
Il 28 marzo il Consiglio dei Ministri ha presentato il disegno di legge che vieta il commercio e la produzione in Italia di carne e altri alimenti ottenuti in laboratorio, proposto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dalla premier Giorgia Meloni. Un provvedimento sostenuto e approvato anche dalla Conferenza delle Regioni il 19 aprile 2023 prima dell’ingresso in Senato della Repubblica il 19 luglio, dove il disegno di legge passa in aulA, con 93 voti favorevoli, 28 contrari e 33 astenuti. La battaglia contro il cibo sintetico o artificiale, ricorda Coldiretti, “si è estesa a livello internazionale con l’intesa sottoscritta nello storico farmer market Grown Nyc di Union Square a New York il 28 giugno dal presidente della World Farmers Markets Coalition, Richard McCarthy. Una realtà che coinvolge 250.000 agricoltori e famiglie nei diversi continenti, dagli Usa all’Australia, dal Giappone al Ghana fino a numerosi Paesi dell’Europa”.

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