Il leader della Lega Umberto Bossi, tra le tante stravaganti idee ferragostane, ha proposto “la terra ai giovani”. “Lo Stato - ha detto il Senatur - potrebbe regalare i terreni agricoli ai giovani senza lavoro che vogliono coltivarli. In agricoltura il problema è che mancano i giovani, sono tutti vecchi. I giovani qualche lavoro dovranno trovarlo e se ci sono terreni agricoli che costano allo Stato ma non rendono, allora è meglio darli a loro”. Terreni che, ha aggiunto, “stanno lì e costano, e se c’è il modo di non farli costare e c’è la possibilità di dare un futuro ai giovani, perchè non farlo? Ne ho già parlato a Tremonti”. Una simile proposta, avanzata nei mesi passati da Confagricoltura (a Taormina, in maggio, nel forum “Futuro fertile”, ndr), ha trovato il ministro leghista Zaia subito pronto: “le terre incolte ai giovani? Per quelle dello Stato, abbiamo già in corso un censimento. Quella di Bossi, quindi, non è solo un’intuizione, ma una proposta che si concretizzerà in tempi molto rapidi. Oggi in Italia solo il 10% delle aziende agricole è in mano a giovani con meno di 40 anni e solo il 17% delle imprese cosiddette giovani è gestito da persone che hanno fatto questa precisa scelta, senza passaggi di mano dalla famiglia”.
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