
“C’è un’età benedetta, che seguitiamo a chiamare, largheggiando, i vent’anni, in cui sia l’amore sia il piacere di gustar cibi e bevande fan capolino in noi. Prima d’allora si è incuranti dell’uno e si intende balordamente l’altro. Ed è vero, come sta scritto anche sui boccali di Montelupo, che al cuore dell’uomo si arriva attraverso la gola. I francesi poi, beffardi, assicurano che “l’amour c’est une question d’estomac”; e diceva Terenzio che “sine Cerere et Libero friget Venus” e cioè che, “senza Cerere e Bacco, Venere gela”. Ma chi del resto, dopo robusti amori non volge il pensiero a squisite vivande? Ve lo figurereste forse un grande amore nutrito di bietole bollite senza sale e di crostarelle inzuppate nel decotto di camomilla? Non sarebbe in alcun modo possibile. Con una simile dieta, Elena, Cleopatra e Giulietta sarebbero molto probabilmente appellativi correnti di muse andaluse. Ma il mio argomento non è soave e degno soltanto per questa sua affinità con taluni aspetti del principe dei sentimenti terreni. C’è di ben altro: c’è di mezzo, così per scherzare, la Bellezza. È un’opera bella e piacevole ch’io mi accingo a compiere, un’opera di pace e poesia. Che la gente torni a mangiar bene. E tutti diventeranno più buoni, più allegri, più ottimisti. Lo Sputnik che gira intorno alla Terra mi sbalordisce; ma un pollo di campo che gira davanti alla fiamma m’innamora”. Parole di Zenone Bernini (1902-1976), politico toscano, appassionati di gastronomia, autore di “La cucina di casa mia”, una pubblicazione ormai introvabile dedicata alle ricette della tradizione toscana della quale la mostra internazionale “Artigianato e Palazzo” n. 31, che torna al Giardino della famiglia Corsini, a Firenze (12-14 settembre), ha commissionato all’Editore Guido Tommasi una ristampa in edizione limitata (solo 250 copie).
Il libro di Bernini appartiene a un recente passato, parla di cibo e dell’amore per i piccoli piaceri della vita, dei luoghi cari all’autore e di profumi dimenticati, con una prosa soave, intrisa di poesia e di un sano senso dell’umorismo. Le ricette, raccolte e descritte tra l’autunno del 1957 e la fine del 1958, sono quelle che si preparavano in casa dell’autore: “cucina toscana, dunque; ma non cucina folcloristica toscana, bensì classica” e “che affonda le sue radici nelle campagne del fiorentino e della Maremma, fra i poggi del livornese e sulle spiagge della Versilia!”. Un piccolo “gioiello letterario”, in cui la descrizione delle pietanze che cuociono, degli ingredienti o degli utensili consigliati è arricchita dai disegni di Anna Guicciardini Corsi Salviati che, con un tratto pulito e sicuro, dà vita a veri e propri quadretti gastronomici.
Tradizione toscana in cucina che sarà il leitmotiv di “Ricette di Famiglia”, il focus che, da sempre, “Artigianato e Palazzo” dedica alle “arti” culinarie, curato dalla giornalista enogastronomica Annamaria Tossani, con ospiti la giornalista e nipote dell’autore Domitilla Benini e gli chef dei ristoranti Vini e Vecchi Sapori, Le Mossacce - che nel 2025 compie 100 anni di storia, “unicum” nel cuore della “culla” del Rinascimento - e Harry’s Bar di Firenze. E il pubblico potrà anche assaggiare le proposte sui piatti esclusivi in porcellana decorati a mano “Un buon ricordo” di Bitossi Home - il nome del piatto allude al magnifico David ed alla città di Firenze e fa parte di una collezione disegnata dal designer Sam Baron per Bitossi Home nell’anno 2023 - personalizzati con “Artigianato e Palazzo 2025 - Ricette di Famiglia”.
E novità di “Ricette di Famiglia” 2025 è la nuova sezione “Artigiani Golosi” per raccontare le aziende del food che fanno leva sull’artigianalità e sul legame con il territorio, selezionate con il contributo di Mercato Centrale, e che, nello spazio delle Scuderie di Palazzo Corsini, saranno tra le 100 maestranze italiane ed europee, tra ceramisti, decoratori, complementi d’arredo, incisori, liutai, scultori, falegnami, gioiellieri, accessori, tessitori, modisti e non solo, protagoniste della mostra che si snoda tra Giardino e Limonaie, la Loggia del Buontalenti e l’Androne: da “Bianchini e Bocconi”, storico laboratorio di dolciumi tipici toscani attivo dal 1903, celebre per brigidini, cantucci e croccanti, tramandati da quattro generazioni con ricette originali e ingredienti semplici, a Massimiliano Parri, che attraverso la sua bottega “La Dispensa” propone articoli e prodotti della tradizione italiana per la tavola, in un connubio tra design e gusto, da Carmelo Pannocchietti con “Arà”, specialità siciliane preparate con materie prime d’eccellenza, dal pistacchio di Bronte al cioccolato di Modica, per un viaggio nei sapori autentici dell’isola, all’Azienda Agricola Giovanni Mosca di Riva del Garda, dalla francese “Mela & Nocciola”, a “De Gustibus”, con la sua produzione tipica siciliana di conserve ittiche, agroalimentari, salse, da “L’Antico Granaio Food” di Matera, alle fiorentine antica “Ditta Procacci 1885”, la storica Gelateria Pasticceria Badiani, e “Zen.io” che porta in mostra i segreti della cucina asiatica.
“Con “Artigiani Golosi” diamo sostegno ad un settore fatto di piccole imprese specializzate, legate ad un patrimonio economico e di tradizione culturale che va difeso e valorizzato, cuore del made in Italy - spiegano gli organizzatori Sabina Corsini e Neri Torrigiani - e non dimentichiamo che spesso sono imprese che hanno applicato strategie di nicchia con caratteristiche innovative. Sarà anche una importante occasione di confronto e di riflessione per come affrontare un nuovo processo di sviluppo”.
Tra le iniziative, con “L’artigianato che Unisce. L’artigianato che Include”, “Artigianato e Palazzo” accoglie cinque cooperative sociali: Comunità di San Patrignano con il Laboratorio di Tessitura a mano dove operano 40 donne; Comunità di Sant’Egidio con i Laboratori d’Arte rivolti a persone con disabilità; Associazione Pantagruel con il progetto “La poesia delle bambole” che coinvolge un gruppo di donne detenute nel carcere di Sollicciano, a Firenze; Talking Hands che ha trasformato un atelier di design in uno spazio di innovazione sociale dove rifugiati e richiedenti asilo lavorano insieme a professionisti; e Cartiera che produce accessori in pelle e tessuto impiegando persone in difficoltà.
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