02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

ALL’ESTERNO DEI LOCALI LOMBARDI E’ VIETATO MANGIARE IL KEBAB. MA ANCHE LA PIZZA, LA PIADINA, IL GELATO, IL PANINO, LE PATATINE FRITTE ... CHIUSURA ALL’UNA DI NOTTE E MULTE SINO A 3.000 EURO CON LA NUOVA LEGGE REGIONALE VOLUTA DALLA LEGA

Da oggi avranno vita più dura gli amanti lombardi del kebab, panino arabo per eccellenza che da qualche anno spopola nelle città italiane, ma anche i golosi del gelato, della pizza, della piadina e di tutta quella ricca e variegata cultura gastronomica italiana che viene spesso catalogata con il termine “gastronomia di strada” (oltre 6.000 esercizi in tutta la regione), subiranno la stessa sorte.
La legge varata ieri dal Consiglio Regionale lombardo prevede infatti divieto di consumo dei prodotti all’esterno dei locali, rigidi limiti all’inquinamento acustico, chiusura entro l’una di notte, posate e bicchieri usa e getta, divieto di installare panchina, sedie o ombrelloni di fortuna. E per i trasgressori multe fino a 3 mila euro.
La legge era nata dietro spinta della Lega Nord per arginare il “fenomeno kebab”, i locali arabi che tanta fortuna hanno riscosso negli ultimi anni nei capoluoghi ma anche nei territori di provincia della Lombardia e di molte altre regioni italiane, e per combattere “gli assembramenti” sui marciapiedi fuori dai ritrovi etnici. Ma sei mesi di revisioni hanno trasformato il progetto di legge in un provvedimento punitivo per tutti gli artigiani del fast food.

Abbasso! Evviva! Ecco le divergenti opinioni del Centrosinistra che grida allo scandalo e della Fipe che invece stigmatizza
Scettico il Centrosinistra sul provvedimento - affermano Carlo Monguzzi (Verdi) e Ardemia Oriani (Pd) - definito “penalizzante per tutti. Ci vietano pizza e birra.  Ci penseranno i vigili ad allontanare gli avventori?”. Plaude, invece, all’iniziativa legislativa lombarda che impone agli artigiani di rispettare regole simili a quelle degli esercenti in tema di vendita di alimenti per l’immediato consumo sul posto Lino Enrico Stoppani, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe): “se il mercato è lo stesso per tutti, allora anche le regole devono essere uguali per tutti. È molto positivo aver precisato meglio per gli artigiani le regole da rispettare sulle problematiche igienico-sanitarie, della sicurezza e del lavoro. Le misure volte a tutelare le professionalità sono sempre da apprezzare. E bene ha fatto la Regione ad approvare questo provvedimento”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli