Una volta erano gli inglesi a scommettere su qualsiasi cosa, dalle corse dei cavalli al calcio, dal futuro del Governo al prossimo cappellino della Regina, oggi la passione ha contagiato tutti, specie in Italia, dove ormai le agenzie di scommesse quotano centinaia di avvenimenti sportivi ogni giorno, e poi c’è la Sisal, che dedica un’intera sezione a chi vuole puntare su fatti di cronaca e costume, con tre sotto categorie, gossip, Premio Nobel e ristorazione. Dove, ad oggi, c’è una sola scommessa, sulla possibilità che Villa Crespi, il ristorante due stelle Michelin di chef Antonino Cannavacciuolo, conquisti l’agognata terza stella. Un’ipotesi a cui i bookmakers, però, non credono troppo: il “sì”, infatti, è quotato a 7,5 (il che vuol dire che per ogni euro scommesso se ne vincono 7,5), mentre il “no” appena ad 1,05, una quota su cui non vale neanche la pena di scommettere ... Chissà cosa ne pensano gli ispettori della Rossa, e chissà se nei prossimi mesi saranno quotati altri papabili, magari Carlo Cracco, nome intorno al quale si addensa sempre un certo interesse mediatico.
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