Lontano ormai lo stereotipo dell’italiano all’estero che non sa sopravvivere alla mancanza di pasta e pizza, il turista tricolore in vacanza si scopre esterofilo ed amante delle cucine degli altri. Come racconta una ricerca dell’Osservatorio Nestlè, che si è posto l’obiettivo di “sondare non solo i luoghi e piatti del cuore ma anche la consapevolezza del proprio benessere dietro il piacere del buon cibo che cerchiamo in giro per il mondo”, il 59% di chi viaggia all’estero ama provare e assaggiare di tutto, contro il 28% che non ama allontanarsi troppo dai soliti gusti. I Paesi preferiti in cui viaggiare sono quelli con “regimi alimentari mediterranei, proprio perché non riservano sorprese e permettono di non discostarsi totalmente dalle nostre abitudini alimentari”. Al primo posto c’è la Spagna con il 60% di preferenze, seguita da Grecia e Francia con il 50% e Portogallo con il 33%, ma stanno emergendo a sorpresa anche i Paesi nordici (17%), Svezia e Norvegia su tutti.
“I rischi per chi si nutre disordinatamente in viaggio, eccedendo in porzioni e piatti troppo ricchi - mette in guardia Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione ADI e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Nestlé - sono dietro l’angolo. E’ un buon segno tuttavia quanto emerso dalla ricerca, che vede circa un terzo degli italiani che viaggiano sempre più attento e consapevole dell’equilibrio della propria alimentazione. La dieta Mediterranea, che è quella privilegiata nei Paesi preferiti per turismo gastronomico, rappresenta un valore universale come stile di vita - sottolinea inoltre Fatati - fondato non tanto sulla specificità e valori nutrizionali dei cibi ad esso riconducibili, quanto sulla loro equilibrata combinazione”.
La ricerca dell’Osservatorio Nestlé, quindi, ha esplorato le preferenze regionali, mettendo in luce che, quando gli Italiani rimangono in Italia, il souvenir di viaggio sembra proprio essere l’esperienza culinaria. Ci si fida e affida principalmente ai ristoranti più tradizionali (61%), seguiti dai mercatini locali (44%) e dalle sagre di paese (37%), mentre una buona fetta di intervistati, il 34%, dichiara di scegliere secondo l’istinto. Tutto questo soprattutto nelle regioni preferite per il turismo gastronomico e cioè la Sicilia per il 39%, seguita da Emilia Romagna 33%, Toscana, Campania e Puglia 29%, Calabria 23%, Sardegna 19%. Ma se si chiede agli italiani in quali regioni si mangia maggiormente equilibrato e sano, la Sicilia lascia il primo posto sostituita da Emilia Romagna (31%) e Toscana (30%). E quali sono infine i piatti per cui gli italiani macinerebbero kilometri? Al solito, la pizza napoletana è preferita dal 51% degli intervistati, seguita dalla mozzarella di bufala (47%), dai cannoli siciliani (40%) e dalla amatriciana (39%). Vince, com’è ovvio, la diete Mediterranea, e del resto, come conclude Fatati, “tutti gli alimenti caratteristici della dieta mediterranea certamente svolgono un contributo benefico sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e degenerative. Ma devono essere assunti nelle quantità consigliate”.
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