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Anche in Gran Bretagna il mercato del vino è sempre più in mano alle nuove generazioni, forti di una cultura enoica senza paragoni e protagoniste degli acquisti online, che muovono 800 milioni di sterline, pari al 10-11% del mercato enoico Uk

Proprio come negli Stati Uniti, anche in Gran Bretagna il mercato del vino è sempre più in mano alle nuove generazioni, forti di una cultura enoica senza paragoni e protagoniste degli acquisti online, che ormai muovono un mercato da 800 milioni di sterline, pari al 10-11% di tutto il mercato enoico Uk, e coinvolgono un quarto dei wine lover d’Oltremanica come racconta l’ultimo report di Wine Intelligence, “Online Retail & Communication in the Uk Market 2016” (www.wineintelligence.com). Come detto, il 24% degli acquisti online è ad opera di wine lovers tra i 25 ed i 34 anni, che pesano sul commercio enoico complessivo per il 16%, inoltre il 45% di chi compra online ha un livello di coinvolgimento con il mondo di Bacco particolarmente alto, mentre la percentuale tra tutti i consumatori di vino scende al 29%, con il 24% di chi compra vino sul web che guadagna il 6% in più della media dei wine lovers.
La fidelizzazione, che passa e si rafforza per il web, si ripercuote anche sulle abitudini di consumo: il 72% di chi acquista le proprie etichette preferite online beve vino almeno due volte alla settimana, contro una media del 44% di tutti i bevitori regolari. Esattamente come nel canale offline, anche in quello online sono i supermercati a dominare, con l’81% degli acquisti che passa proprio per i siti web della gdo. Una grande differenza tra acquisti offline ed online, invece, sta nella grande varietà di canali diversi scelti dagli acquirenti online, alla ricerca di convenienza e puntualità nella consegna, oltre che di sconti e offerte, una buona leva per motivare un acquisto, specie se si parla di etichette popolari. E la forza del web emerge anche dalla quantità di persone che anno cercato informazioni sul vino online: 17,2 milioni di wine lovers nel 2015, contro i 13,4 milioni del 2010, anche se la prima fonte di informazioni è ancora la stampa di settore.
“Abbiamo di fronte due chiavi di volta capaci di veicolare l’offerta enoica online nel Regno Unito: il desiderio e la necessità di informazioni e la ricerca della convenienza - spiega il Ceo di Wine Intelligence, Richard Halstead - e la stessa natura del web si presta a diventare il media giusto per il wine lover, in cui trovare informazioni ed occasioni. Tuttavia, parallelamente a questi aspetti, è la convenienza che internet offre ai consumatori il motivo che crea maggior coinvolgimento: in teoria, il wine lover potrebbe non abbandonare mai la comodità della propria casa per assaggiare un qualsiasi vino, o saperne, semplicemente, qualcosa in più”.

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