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Anche la Cina ha i suoi millennials: under 35, molte donne, laureati, della medio-alta borghesia, con sempre più familiarità con il vino, poca con quello italiano. Ma ora c’è Taste Italy! Wine Academy, la wine school a Shanghai di Business Strategies

I millennials cinesi? Tra i 25 e i 35 anni (con punte fino ai 45), molte donne, laureati, e provenienti dalla medio-alta borghesia, una generazione di consumatori con sempre maggiore familiarità al mondo del vino, ma per cui l’Italia rimane una sconosciuta, o quasi. È la fotografia degli eno-appassionati che si sono seduti tra i banchi di Taste Italy! Wine Academy, la prima wine school italiana interamente dedicata ai wine lovers cinesi, che ha suonato la prima campanella il 2 aprile, con Business Strategies e facendo, ma già sold out fino a settembre. In questa direzione si muove anche l’indagine realizzata dall’Osservatorio Business Strategies Paesi Terzi, in collaborazione con Nomisma Wine Monitor, e che sarà annunciata al prossimo Vinitaly 2016, un focus comparativo tra i millennials americani e i coetanei “mangia vecchi” cinesi, la generazione 20-35 sempre più cruciale per il vino italiano.
“Nonostante buona parte dei nostri studenti abbiano già avuto contatti con il mondo del vino - spiega Sam Chen, il sommelier certificato Wset, insegnante della Scuola - pochissimi sono in grado di riconoscere i vini italiani, neanche i famosi Prosecco e Amarone”.
Per Silvana Ballotta, ceo della società fiorentina specializzata sui percorsi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, “nel 2015 il valore delle vendite di vino italiano in Cina è cresciuto a doppia cifra (+15,3%), un risultato positivo che tuttavia non è bastato nemmeno a mantenere la nostra quota di mercato, scesa dal 7% del 2014 al 5%. Rimanendo sui dati della dogana cinese, l’export di vino francese in Cina è cresciuto del 63,4% e anche la Spagna ha registrato un ottimo +40,2%. Per affermare il brand Italia dobbiamo avviare un processo di conoscenza bidirezionale, dall’educazione dei consumatori finali in Cina alla conoscenza delle specificità e peculiarità di questo mercato da parte dei produttori italiani”.
Info: www.bsnstrategies.com

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