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ANCORA 15 ETTARI DI PROSECCO PER BISOL, NOME STORICO DI VALDOBBIADENE

Il tourbillon di acquisizioni e nuove iniziative che sta conoscendo la realtà del vino, è forse il preview di una nuova era che porterà all’interno del mondo vinicolo italiano l’interesse dei grandi gruppi economici, come già avvenuto in Francia. Anche a Valdobbiadene si respira quest’aria, le aziende sono sempre più spesso corteggiate da grandi gruppi italiani e stranieri, che hanno visto come il Prosecco abbia conosciuto una crescita costante di penetrazione del mercato italiano fino a diventare il prodotto leader nei consumi interni della tipologia spumante. Parallelamente nel mercato estero il Prosecco di Valdobbiadene ha iniziato a conquistare la tendenza di consumo di molti Paesi. Sono forse questi i motivi che hanno spinto i Bisol, vignaioli di lungo corso in quel di Valdobbiadene (una famiglia che compare già nell’estimo veneziano della Repubblica Veneta dell’anno 1542 come “fiduciari lavoratori” di un possedimento dei Conti Pola, un vasto territorio denominato Chartice - oggi Cartizze - in cui primeggiava la coltivazione della vite), ad acquistare 15 ettari, che si aggiungono ai 46 già posseduti, nel territorio principe del Prosecco di Valdobbiadene. I Bisol, inoltre, stanno realizzando anche una foresteria aziendale adibita all’ospitalità di “turisti del vino”.

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