Restano superiori, e con un trend di lieve crescita, le giacenze del vino italiano nel confronto annuale tra luglio 2025 e 2024, pur diminuendo rispetto ad un mese fa. Una notizia, non positiva, se si considera che siamo arrivati, ormai, alla fase della vendemmia, con diverse denominazioni che hanno già comunicato un abbassamento delle rese per mettere un freno alla produzione con l’obiettivo di dare un nuovo equilibrio al mercato. Senza dimenticare la questione dei dazi Usa, al 15%, che può rivelarsi un ostacolo potenziale per far scendere le scorte in cantina. Secondo il report di agosto 2025 di “Cantina Italia”, redatto dall’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino e pubblicati dal Ministero dell’Agricoltura, nelle aziende italiane, al 30 luglio 2025, figurano 39,8 milioni di ettolitri in giacenza, inferiori del 8,8% sullo scorso 30 giugno 2025 (-3,8 milioni di ettolitri), ma superiori dello 0,5% sul 31 luglio 2024 (+204.058 ettolitri). A questi dati vanno aggiunti 2,3 milioni di ettolitri di mosti e 58.747 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (Vnaif).
Una performance negativa rispetto a quella di un anno fa, se consideriamo che al 31 luglio 2024, erano a dimora 39,6 milioni di ettolitri di vino (-13,1% sullo stesso dato 2023).
Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini (+0,5%) e per i Vnaif (+58,4%) e inferiore per i mosti (-8,5%). Sul 30 giugno 2025 il dato delle giacenze è inferiore per i vini (-8,8%), per i mosti (-14,5%) e per i Vnaif (-8,1%).
Il 57,9% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto (che copre il 25,2% del totale). Il 56,3% del vino detenuto è a Dop, il 25,2% a Igp, i vini varietali costituiscono l’1,5% del totale, mentre il 17% è rappresentato da altri vini generici. Molto concentrate le giacenze dei vini a Indicazione geografica, che, in Italia, sono 526: le prime 20 denominazioni contribuiscono al 56,8% del totale delle giacenze.
In testa alle giacenze di vino c’è il Prosecco con 3,2 milioni di ettolitri (il 10% del totale), seguito da Igt Toscana (1,5 milioni, pari al 4,8%), Igt Puglia (1,3 milioni - 4,3%), Chianti Docg (1,2 - 3,8%) e Montepulciano d’Abruzzo (980.047 - 3%).
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