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Ancora brutte notizie per la vendemmia d’Oltralpe: secondo un sondaggio condotto da Bivb, l’organizzazione di categoria dei vigneron borgognoni, l’accanirsi del meteo potrebbe portare a rese minori di più del 25% rispetto alla media

Italia
Le colline della Borgogna

Piove - o meglio, gela - sul bagnato: l’ondata di eccezionale maltempo che si è abbattuta un po’ su tutte le regioni della Francia enoica, e che con ogni probabilità si tradurrà nel sorpasso in volume dell’Italia sul paese transalpino per quanto riguarda la vendemmia, non ha risparmiato nemmeno la Borgogna, uno dei veri e propri sancta sanctorum dell’enologia francese.

Come riportato da “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), infatti, secondo un sondaggio condotto dal Bureau interprofessionnel des vins de Bourgogne, l’organizzazione di categoria dei produttori della regione, il risultato ultimo delle eccezionali gelate primaverili - le più pesanti dagli anni ‘80 ad oggi, e che hanno colpito la regione nella sua interezza, dallo Chablis al Maconnais - potrebbe essere una diminuzione dei volumi di più di un quarto (-27%) rispetto alla media, per un risultato ultimo compreso tra gli 1,1 e gli 1,2 milioni di ettolitri. Il Bureau ha comunque puntualizzato che questi dati sono basati sullo stato attuale delle cose, e che in alcune aree le uve “stanno comunque maturando a un buon ritmo, in certi casi recuperando il tempo perduto in primavera”, ma rimane il fatto che, almeno in quantità, l’annata 2016 rimarrà negli annali come una delle più difficili, meteorologicamente parlando, per grandissima parte della vitivinicoltura d’Oltralpe.

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