02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Ancora ombre sul mercato dei fine wines: la giovane casa d’aste elvetica Baghera Wines ritira un lotto composto da 61 bottiglie di Mouton-Rothschild (dal 1945 al 2005), dopo le critiche dirette di un avvocato specializzato in prevenzione delle frodi

Non è la prima volta che l’ombra della contraffazione si allunga sul mercato globale dei vini di pregio, specialmente dopo la “sveglia” collettiva rappresentata dal truffatore Rudy “Dr. Conti” Kurniawan, ma la vicenda che ha portato al ritiro, da parte della casa d’aste svizzera Baghera Wines, di una intera verticale di Château Mouton-Rothschild, ha veramente del notevole.
Come riportato da “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), l’autenticità delle bottiglie in questione, che sarebbero dovute passare di mano in un’asta proprio oggi, è stata messa apertamente in discussione da Don Cornwell, avvocato specializzato in prevenzione delle frodi, con un post sul forum online “Wine Berserkers”. Nel quale Cornwell non ha certo parlato obliquamente: “Sembra proprio - ha infatti scritto - che, con la possibile eccezione delle annate 1962, 1969 e 1972, tutte le bottiglie dalla 1945 alla 1984 siano chiaramente dei falsi”. E questo a causa delle capsule visibili sulle bottiglie, che apparterrebbero ad un’altra tenuta di Mouton, ovvero La Bergerie di Saint-Estèphe, e del fatto che tutte le bottiglie dalla 1945 alla 1984 non hanno né numerazione, né l’usuale marchio “R.C.” (Reserve du Château). Senza contare, ha proseguito Cornwell, che anche la forma delle bottiglie può dare adito a più di un dubbio - e su quest’aspetto a dare ragione all’avvocato è stata anche Maureen Downey, autenticatrice professionista nel settore dei fine wines, che ha notato che, a differenza delle capsule, le etichette in questione non presentavano alcun segno della propria età.
Baghera Wines non ha potuto che ritirare il lotto: una figuraccia abbastanza evidente, e che oltretutto va ad aggiungersi a un precedente non lusinghiero in materia, dato che all’inizio 2016 (e proprio nella vendita inaugurale della casa d’aste) una parte consistente della selezione di Domaine de la Romanée-Conti messa in vendita è stata ritirata come conseguenza dei forti dubbi espressi dagli esperti sull’autenticità delle bottiglie.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli