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Antinori, famiglia si ricompatta e presenta strategie … La famiglia Antinori si ricompatta e presenta le nuove strategie per uno dei marchi enologici più noti a livello mondiale. Le nuove linee di impegno produttivo, illustrate, oggi, da Piero e Lodovico Antinori, partono da progetti precisi e già definiti nei dettagli. Il progetto Campo di Sasso, ha spiegato Piero Antinori, ha come nucleo fondamentale il ricompattamento familiare, che va in senso opposto alla tendenza odierna anche in seno al settore. "Dopo 25 anni in cui ho condotto da solo l'azienda di famiglia, ma non perché ci fossero delle incomprensioni fra di noi - ha detto Antinori - oggi si sono create le condizioni propizie per condurre un progetto insieme a mio fratello Lodovico e al figlio di mia sorella Ilaria". Un progetto attorno a un terroir, quello di Bibbona, che la famiglia Antinori conosce profondamente e che intende valorizzare al massimo. Ma Campo di Sasso non vuol dire soltanto Bibbona e Italia. "Avevo già sperimentato il Sauvignon Blanc con il Poggio alle Gazze, quando ero proprietario della Tenuta dell' Ornellaia ha precisato Lodovico Antinori - poi ho cercato fuori dall' Italia un terroir particolarmente adatto alla coltivazione del Sauvignon che ho identificato con la Tenuta Mount Nelson di Marlbourgh, Nuova Zelanda, che fa parte a tutti gli effetti del progetto Campo di Sasso". Si tratta di un vino che costituisce una novità assoluta "non solo perché rientra in un progetto organico con base in Italia, ma anche perché propone per la prima volta senza complessi d'inferiorità, ma anzi come una sfida per la ricerca di un livello qualitativo superiore, una tappatura a vite che ha riscosso - ha concluso Antinori - buonissimi consensi nel mercato anglosassone".