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Ansa

1.200 aziende e cauto ottimismo al Salone del vino di Torino. Protagonisti vini autoctoni con 550 etichette ... Apre con cauto ottimismo il 5/o Salone del vino, al Lingotto di Torino, il primo da quando la rassegna ha abbandonato la cadenza annuale per quella biennale. I consumi non decollano (49,8 litri pro-capite all'anno, in Italia), ma si allarga la base delle famiglie che lo portano in tavola, il 40,7%, mezzo punto in più rispetto all' anno scorso, +0,8% su due anni fa. E tra i grandi distributori e le enoteche prevalgono gli ottimisti sull'aumento delle vendite, come rivela un' indagine condotta dall'Osservatorio del salone. Per avere nuova linfa, il Salone punta sui vini autoctoni, una ricchezza dell' enologia italiana non ancora sfruttata appieno: tra le quasi 1.200 aziende presenti al Lingotto (su un'area espositiva di 39 mila metri quadri), saranno offerte in degustazione 550 etichette di 115 vitigni. Questi vini e quelli più noti ai consumatori saranno anche in vendita sabato e domenica prossimi, i due unici giorni di apertura al pubblico del Salone, al prezzo di 10 euro, ma con un buono omaggio di 5 euro per degustazione. Il Salone punta sui giovani e le donne, perché, almeno stando ai gestori delle enoteche, l'88% dei locali indica che sono in aumento le nuove leve dei consumatori di vino, e anche le rappresentanti del gentil sesso (32%). Intanto, i consumi privilegiano sempre di più il rapporto qualità-prezzo, determinante per il 56% degli intervistati, ma anche i vini di minore notorietà ma a prezzo conveniente, motivo di scelta per il 43% degli acquirenti. I gusti non cambiano, invece: gli italiani hanno sempre i vini di casa propria, preferiti dal 98% degli interpellati dai ricercatori dell' Osservatorio del Salone di Torino. Tra gli stand, però, si affacciano anche otto paesi stranieri: Brasile, Francia, Slovenia, Montenegro (per la prima volta a una rassegna italiana), Spagna, Romania, Principato di Monaco, Croazia. E c'é l'appuntamento del workshop internazionale, che farà incontrare 107 aziende produttrici italiane con 53 acquirenti di tutto il mondo, tra cui Giappone e India, molto interessati ai vini italiani. "Per la prima volta - ha ricordato Alfredo Cazzola, presidente della Promotor international, che organizza il Salone con la Regione Piemonte - il Lingotto sarà teatro della premiazione del prestigioso riconoscimento dei 'Tre bicchieri', assegnato dal Gambero Rosso e finora sempre fatta a Roma. Un segno di crescita del Salone di Torino che diventa biennale, perché è la frequenza più giusta, in alternativa al Salone del Gusto". In abbinamento con il Salone del vino, viaggia la rassegna dolciaria 'Dolc'é, anch'essa aperta al pubblico nel fine settimana, mentre tra tanti vini di pregio, c'é uno spazio anche per l' acqua, con la presenza delle 30 migliori casi produttrici di minerali. Gli organizzatori prevedono di avere 40 mila spettatori, compresi gli operatori del settore, gli unici per cui le porte del Salone torinese sono aperte oggi e domani.

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