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Dai terreni confiscati allla mafia nasce Centopassi, Nero d'Avola ispirato alla storia di Peppino Impastato ... Previsioni per la vendemmia 2006: arriva il Centopassi, un Nero d'Avola prodotto dalla Cooperativa Placido Rizzotto, che coltiva i terreni confiscati a Cosa Nostra. Distribuito dalla Coop, sarà un vino che in ogni sua parte vuole essere portatore di legalità. A partire dai terreni, sui quali oggi crescono i vigneti, ma che fino a qualche anno fa erano di proprietà delle cosche mafiose siciliane. Anche nel nome, il Centopassi, ricorda il film di Marco Tullio Giordana sulla vita di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia.
Cento, infatti, erano i passi che separavano "la casa di Peppino Impastato e quella di Gaetano Badalamenti", ricorda Claudio Fava, in un libro sulla storia di Impastato. E, infine, anche l'etichetta di questo Nero d'Avola sarà esclusiva. In un progetto tra Piemonte e Sicila, hanno lavorato i ragazzi dell'Istituto Tecnico di Torino per arti grafiche e fotografiche Bodoni, che insieme a Nova Coop, la Cooperativa di consumo che opera in Piemonte, mettendo a punto un'etichetta per il Centopassi. Gli studenti torinesi hanno incontrato il Procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli e Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato.
E' un progetto che ha coinvolto la coscienza civile dei ragazzi e le loro abilità tecniche poiché "anche la creazione dell'etichetta è un'iniziativa importante", spiega Gianluca Faraone, presidente della Cooperativa Placido Rizzotto. Nata nel 2001, la cooperativa siciliana, il cui nome è ispirato al sindacalista di Corleone ucciso dalla mafia è composta da giovani e ragazzi svantaggiati del posto. Il suo obiettivo è l'uso sociale dei beni confiscati a Cosa nostra. I campi e i vigneti in cui nascono i vini, il grano, l'olio, le marmellate e le conserve prodotte dalla cooperativa appartenevano tutti a Totò Riina.
Dopo la confisca, avvenuta otto anni fa, è seguito un lungo periodo di abbandono. Il Centopassi è il secondo esperimento vitivinicolo della cooperativa. Già nel 2004, infatti, ha debuttato sul mercato 'Placido', un bianco Igt a base di uve catarratto. E proprio la Coop ha distribuito negli anni scorsi, la pasta Libera Terra. Alla cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, sono ormai convinti che è stato sfatato un luogo comune: dopo il dominio della mafia, "anche in queste zone lavorare per conto dello Stato e nella piena legalità".

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