02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Ansa

Fischer Boel: 3 punti per rilanciare europa del vino. Tracciata da Vinitaly strategia Ue per riconquista mercati ... Non poteva esserci occasione migliore: momento giusto, sede ideale. Mariann Fischer Boel ne è convinta. Per la sua prima visita ufficiale in Italia, la Commissaria europea ha scelto la 40/a edizione del Vinitaly. E lo ha fatto proprio quando al centro del dibattito c’è la complessa vicenda della riforma dell’Organizzazione comune di mercato del vino. Elegante sorriso, grande disponibilità, Fischer Boel accetta di tracciare le linee per quella che dovrà essere l’occasione per rilanciare l’enologia europea sul mercato globale.

E non ha dubbi: “bisogna ripartire da zero con gli strumenti a disposizione, spendendo meglio il miliardo e 200 milioni di euro del budget del settore, puntando soprattutto sulla promozione”. Proprio quello della promozione dei prodotti vinicoli europei, “i migliori del mondo, come dimostra lo stesso Vinitaly”, è uno dei nodi da sciogliere. “Perchè non credo che spendere per la promozione appena 14 milioni di euro sia una cosa intelligente”, afferma convinta Mariann Fischer Boel. Poi rincara la dose: “e questo è ancora più insensato se si pensa che 500 milioni vanno alla distillazione per smaltire le eccedenze. Tutte cose che dimostrano che è necessario rivedere al più presto l’organizzazione del settore per essere più competitivi sul mercato globale”. La ricetta della Fischer Boel è tutt’altro che complessa e passa per tre obiettivi: “innanzitutto bisogna incentivare la competitività dei prodotti europei per aiutarli a conquistare nuovi mercati; in secondo luogo realizzare un regime di regole chiare ed efficaci per ridurre il divario tra domanda e offerta; il terzo obiettivo è infine quello di creare un sistema europeo che tuteli le migliori tradizioni e rafforzi lo sviluppo “ Ma il gioco deve essere di squadra.

Per questo la commissaria non esita a dichiararsi assolutamente disposta a raccogliere idee dagli esperti del settore. “Qui al Vinitaly - spiega - sto incamerando spunti molto utili, anche perchè io vengo da un Paese che non ha grandi tradizioni vinicole”. E le polemiche sulla prospettata ammissione dell’Ue ai trucioli nelle botti per invecchiare precocemente il vino? “E’ una questione troppo tecnica per me”, risponde con un diplomatico accenno di perplessità. C’è invece più schiettezza sull’analisi degli accordi internazionali legati alle regole produttive adottate nei Paesi Ue ed extra Ue: “Non c’è possibilità, in libero mercato, di obbligare nessuno a rispettare le nostre regole, ma attraverso l’accordo raggiunto con gli Stati Uniti è in corso di elaborazione un sistema che permetta la coesistenza tra il nostro sistema di tutela e i marchi commerciali”. D’altra parte Fischer Boel lascia intendere chiaramente che non ci sono molti margini di manovra: ”Il mercato Usa e' fondamentale per i produttori europei, perderlo sarebbe una catastrofe”.

Da parte della commissaria resta l’apertura totale a ogni forma di proposta per arrivare al meglio alla stesura di una proposta di riforma dell’Ocm. I tempi, d'altronde, sembrano esserci tutti: “La prima comunicazione della riforma sarà pubblicata a giugno o al massimo luglio - annuncia - poi ci sarà tempo fino a dicembre o gennaio per proporre modifiche e stilare il documento definitivo”. E a suggellare l’ottimismo arriva ancora l’elegante sorriso di Mariann Fischer Boel.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su