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Arriva la nuova Guida di Slow Food e Gambero Rosso. Testate 15.476 etichette.I rossi dominano con Barolo al top ... Tre Bicchieri per 246 bottiglie: ecco "Vini d'Italia 2006", il meglio dell'enologia secondo Slow Food e Gambero Rosso. Novità e conferme nella diciannovesima edizione della guida 'Vini d'Italia' 2006, frutto della collaborazione tra Slow Food e Gambero Rosso. Il volume, che in libreria dal 29 ottobre al costo di 30 Euro, censisce 2.126 i produttori e valuta 15.476 vini valutati con 246 'etichette' che, dopo una lunga serie di degustazioni effettuate da una quindicina di 'commissioni d'assaggio in tutta Italia, hanno ottenuto il massimo riconoscimento dei 'Tre Bicchieri'. Nel dettaglio il 70% dei 'Tre Bicchieri' è rappresentato dai vini rossi, contro il 30% di bianchi mentre non ci sono rosati. Le new entry sono il 20% del totale mentre con 56 'Tre Bicchieri' è il Piemonte, la regione più rappresentata. la Toscana, invece, si ferma a 42 'Tre Bicchieri', 16 in meno della edizione 2005. Basilicata, Molise e Calabria, poi, non hanno nessun 'Tre Bicchieri' mentre rientra la Liguria che era assente dal 2001. E' infine il Barolo il vino più premiato con 37 'Tre Bicchieri', 5 in più dello scorso anno.

Quella di Arnaldo Caprai di Montefalco è stata scelta come "Cantina dell'anno". "La consegna di questo premio - commenta Marco Caprai, oggi alla guida dell'azienda - ci gratifica ancora di più arrivando in un anno in cui, coerenti con una filosofia produttiva incentrata sulla qualità, abbiamo deciso di non produrre il "Sagrantino 25 anni" per l'annata 2002, sicuramente una delle più difficili degli ultimi anni". "L'uscita della guida sul mercato - spiega in una nota Gigi Piumatti di Slow Food, curatore della guida insieme a Daniele Cernilli del Gambero Rosso - cade in un momento molto complicato per il settore vitivinicolo italiano, in evidente crisi, soprattutto nelle regioni che per anni sono state ai vertici della produzione di alta qualità. L'altro fenomeno che vorremmo sottolineare - aggiunge - è il ritorno a vini meno concentrati e meno ispirati a un gusto internazionale, prodotti sempre più spesso con vitigni tradizionali e con tecniche viticole sempre più rispettose dell'ambiente e della salute dei consumatori".

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