Accornero, Borgogno, Casa E. Di Mirafiore, Castello di Neive, Cogno, Ettore Germano, Mattero Correggia, Parusso e Vigne Marina Coppi dal Piemonte, Benanti, Centopassi, Marco De Bartoli, Planeta, e Valle dell’Acate dalla Sicilia, Castello di Meleto, Castello di Radda, Colombaio di Cencio, Cortonesi, Dei, Giorgio Meletti Cavallari, I Fabbri, Isole e Olena, Le Chiuse, Ridolfi, Tenuta di Ghizzano e Tolaini dalla Toscana, Bianca Vigna, Fongaro, Secondo Marco, Serafini e Vidotto, Speri e Villa della Torre (Allegrini) dal Veneto, Bosco del Merlo, Di Lenardo, Edi Kleber, Le Vigne di Zamò, Primosic e Ronchi di Cialla dal Friuli Venezia Giulia, Castello Bonomi, Mamete Prevostini, Derbusco Cives e Tenuta Mazzolino dalla Lombardia, Marotti Campi e Montecappone dalle Marche, Feudi di Guagnano e Pietraventosa dalla Puglia, Pala e Tenuta Masoni Mannu dalla Sardegna, Tessari e Borgo dei Posseri dal Trentino, Leonardo Bussoletti dall’Umbria, Cave Mont Blanc e Grosjean dalla Valle d’Aosta, Cantina Frentana e I Fauri dall’Abruzzo, Toblino, Laimburg, Manincro Tiefenbrunner dall’Alto Adige, Ciro Picarellio e Mustilli dalla Campania, Fattoria di Zerbina e Galassi dall’Emilia Romagna, Cantina Frentana e I Fauri dall’Abruzzo, Toblino, Laimburg, Manincor e Tiefenbrunner dall’Alto Adige, ed ancora cantine dai territori più importanti di Francia e Germania, ma anche di Armenia, Austria, Portogallo, Spagna, Portogallo, Slovenia e persino Usa: sono solo alcune delle 421 cantine che, ad oggi, hanno già aderito alla “Slow Wine Fair”, la nuova fiera enoica firmata Slow Wine, in partnership con Bologna Fiere ed il Sana - Salone Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, di scena, nella città emiliana, dal 26 febbraio al 1 marzo 2022. Evento che, nei primi due giorni, sarà soprattutto un meeting dedicato ai delegati della “Slow Wine Coalition”, tra convegni, incontri e dibattiti su temi centrali per il futuro del vino (dalle buone pratiche agricole per una reale sostenibilità ambientale al ruolo dell’azienda agricola nella tutela del paesaggio e nella salvaguardia delle risorse naturali e della biodiversità, passando per riflessioni sul ruolo sociale e culturale del vignaiolo, motore di crescita economica per il territorio), con il 27 febbraio, che sarà anche aperto ai consumatori, tra degustazioni, incontri con i produttori e “laboratori del gusto”, mentre il 28 febbraio ed il 1 marzo saranno dedicate ai professioni (ristoratori, enotecari, importatori, distributori, cuochi, sommelier).
Una fiera al debutto, già definita la “Terra Madre del vino”, ma che, visti i numeri e le aziende, spiega Giancarlo Gariglio, curatore di Slow Wine, “si segnala come un evento imprescindibile per ogni professionista del settore e per gli appassionati. E, visto che il ritmo di iscrizione delle cantine è incredibilmente sostenuto, pensiamo che l’ambiziosissimo sogno di portare 1.000 aziende da tutto il mondo sia davvero a portata di mano. In Italia non è mai stato organizzato nulla di simile”.
Una fiera non generalista, questo è il punto fondamentale della “Slow Wine Fair”, spiega ancora Gariglio, “ma che ha un’anima ben precisa: i professionisti che verranno e le cantine che animeranno BolognaFiere hanno, infatti, la certezza di vivere una manifestazione nella quale il vino che viene presentato è quello che si riconosce nello spirito del Manifesto per il vino buono, pulito e giusto. Allo stesso tempo, però, c’è la volontà da parte di Slow Food di aprirsi a questo universo con laicità e spirito di confronto, e anche per questo motivo è essenziale la partnership che è stata stretta con Società Excellence, realtà che riunisce 18 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza (come Sagna Spa, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini srl, Pellegrini spa, Balan srl, Sarzi Amad srl, Vino Design srl, Teatro del Vino srl, Proposta Vini sas, Bolis srl, Les Caves de Pyrene srl, Premium Wine Selection PWS srl, Ghilardi Selezioni srl, Visconti 43 srl, Première Srl, AGB Selezione srl, Philarmonica srl e Spirits Colori srl), un’operazione strategica che già fin d’ora ha apportato un contributo decisivo al successo della “Slow Wine Fair”, con tante firme dell’enologia mondiale che daranno lustro alla fiera”. Un nuovo evento fieristico che nasce, dunque, firmato Slow Wine, e che si inserisce nel calendario già ricco degli eventi del vino.
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