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IL 25 SETTEMBRE

Asta Wannenes: Romanée-Conti il top, ma anche Sassicaia, Poggio di Sotto e Valentini

Nell’incanto dedicato a vini e distillati presenti i grandi nomi d’Italia, la “regina”, e di Francia. Ma il “top lot” è il whisky scozzese Bowmore

Da tre bottiglie di Vosne-Romanée La Tâche 1992 di Domaine de la Romanée-Conti (con base d’asta di 7.500-8.500 euro), ad una bottiglia di Musigny 2003 di Domaine Roumier (5.000-8.000 euro), passando per una bottiglia di Vosne-Romanée La Romanée 2019 di Comte Liger-Belair (4.500-8.000 euro), tra i vini francesi. E da sei bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 2006 di Poggio di Sotto (1.500-2.000 euro), ad una verticale di Sassicaia della Tenuta San Guido nelle annate 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2004 e 2007 (1.500-2.500 euro), da sei bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo 2001 di Valentini (1.400-1.900), alle medesime unità sempre di Montepulciano d’Abruzzo di Valentini delle annate 2002 e 2006 in due lotti (sempre con base d’asta 1.400-1.900 euro), tra i vini italiani. Ecco i “top lot, tra i 555 totali - di cui 289 etichette italiane, 210 francesi, 7 divise tra Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Australia, e 49 distillati di tutto il mondo - protagonisti dell’asta organizzata da Wannenes a Milano in weblive il 25 settembre.
E nella quale, tra i molti lotti, si va dai grandi vini del Piemonte - con, tra gli altri, una magnum di Barolo Riserva Monfortino 2000 di Giacomo Conterno (base d’asta 1.000-1.500 euro) e sei bottiglie di Barbaresco 2018 di Gaja (750-1.000 euro) - ai prestigiosi nomi della Toscana - con due magnum di Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Biondi-Santi (1.000-1.600 euro) e altre due magnum di Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Biondi-Santi (1.100-1.800 euro), oltre a sei bottiglie di Le Pergole Torte 2007 di Montevertine (stima 1.300-1.600 euro) e, di nuovo, il Sassicaia della Tenuta San Guido 2000 in una cassa da sei bottiglie (1.000-1.500 euro) - oltre ai già citati Montepulciano d’Abruzzo di Valentini, e il Veneto, con top lot due bottiglie di Recioto della Valpolicella Riserva 1990 di Quintarelli (600-1.000 euro).
Tra i francesi è ben rappresentata, invece, Bordeaux - con sei bottiglie di Pauillac 2010 di Château Lafite Rothschild (3.000-4.000 euro) - oltre alla già menzionata Borgogna - con una bottiglia di Vosne-Romanée La Tâche 2005 di Domaine Romanée-Conti (stima 3.000-4.000 euro), sei bottiglie di Morey-Saint-Denis 2008 di Clos de Tart (1.600-2.400 euro), una bottiglia Vosne-Romanée 1990 di Henry Jayer (con base d’asta 1.500-2.500 euro), una bottiglia di Fine Bourgogne 1991 di Domaine de la Romanée-Conti imbottigliato nel 2008 (stima 1.800-2.500 euro) - e la Valle del Rodano con sei bottiglie di Rhône Châteauneuf du Pape Hommage a Jacques Perrin 2001 di Château de Beaucastel (1.400-1.800 euro).
Ma spicca anche il lotto con sei bottiglie di Shiraz Grange 1999 di Penfolds (stima 1.400-1.800 euro) e le sei bottiglie di Napa Valley Opus One 2000 di Mondavi-Rothschild (base d’asta 1.600-2.200 euro). Anche se il top lot in assoluto dell’intero incanto è, in realtà, un distillato: si tratta di una bottiglia di whisky invecchiato 38 anni del 1964 dell’azienda scozzese Bowmore (base d’asta 8.000-12.000 euro), e da segnalare sono anche il Rum West Indies Dark 1948 di Samaroli (3.500-5.500 euro) ed il whisky invecchiato 35 anni del 1938 di Macallan-Glenlivet (2.500-3.600 euro).

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