Il vino che piace ai giovani fa rima con sostenibilità e quindi rispetto per l’ambiente e sociale, packaging leggero e certificazione. Sempre più sensibili alle tematiche “green”, le nuove generazioni potrebbero essere le protagoniste, con le loro scelte, di quello che sarà il “vino del domani” che finirà in cantine ed enoteche. A certificare il trend in atto è anche lo studio recente del Wine Market Council condotto in collaborazione con Ethnifacts che, come riporta “Grape & Wino Magazine”, ha rilevato che dal 58% al 61% dei consumatori più giovani (dai 20 ai 40 anni) preferisce vini sostenibili, a conduzione familiare o coltivati biologicamente. Non è forse un caso, infatti, che nonostante il calo complessivo delle vendite di vino, i dati recenti di Niq mostrano che gli acquisti di vino biologico sono aumentati del 2,6% nel 2024.
L’ultimo sondaggio online del Wine Market Council condotto da Wine Opinions, a febbraio, su 1.500 consumatori ha approfondito il tema dei vini più ecologici con un webinar sullo “Studio sul vino ecologico: convinzioni e motivazioni dei consumatori”. Intanto, si nota che termini come sostenibile e biologico sono sempre più familiari, tanto che lo studio ha rilevato che il 73% degli intervistati conosce il significato di “uva biologica” e il 56% ha affermato di capire il significato di “prodotto in modo sostenibile”, riferito al vino. Si scopre, però, che i consumatori hanno il desiderio di acquistare i vini “green” per sostenere le cantine e gli agricoltori ma spesso non riescono a trovarli negli scaffali.
Una questione che sembra mettere tutti d’accordo riguarda il packaging. Secondo lo studio, ciò che interessa di più ai consumatori sono gli imballaggi più ecologici, tra cui bottiglie di vino più leggere (dal 71% all’83%), vini in lattina e vini confezionati in scatola o in Tetra Pak. “Questo mi ha sorpreso - ha detto Liz Thach del Wine Market Council - perché due anni fa avevo condotto un sondaggio e non aveva riscontrato grandi consensi tra i consumatori. Sembra che stiano iniziando ad essere più informati, circolano più informazioni e si stanno riconoscendo i vantaggi delle bottiglie leggere”. Un suggerimento prezioso per il marketing delle aziende di vino a cui se ne può aggiungere un altro: Thach ha infatti raccomandato di esporre in modo visibile i sigilli ecologici sulle etichette e sulle confezioni aumentandone le dimensioni: i giovani sono molto interessati agli aspetti sociali di un vino sostenibile/biologico. Eppure, quando si tratta di acquistare una bottiglia di vino, le etichette non prevalgono su tutti gli altri fattori. Gli studi hanno infatti dimostrato che, sebbene circa un terzo dei consumatori abbia una mentalità ecologista, in generale, dice Thach, “i consumatori cercano comunque prima di tutto buon gusto, qualità e prezzo. Quindi, la sostenibilità è il plus”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025