02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Avvenire

Carne e vino “non dannosi per la salute”. L’Italia esulta per l’ok dell’Ue ai sostegni ... Il vino e la carne potranno beneficiare dei sostegni europei per la promozione dei prodotti agroalimentari. Queste due categorie di alimenti, infatti, sono state eliminate dalla lista Ue di quelli ritenuti dannosi alla salute. Il voto favorevole al programma 2023 relativo ai sostegni per la promozione dei prodotti agricoli (186 milioni tra sovvenzioni e appalti), è arrivato nella tarda serata tra mercoledì e giovedì. Rispetto alla proposta precedente, presentata a ottobre, la Commissione ha cancellato il sottocriterio di ammissibilità ai finanziamenti che dovevano essere di preferenza indirizzati a incoraggiare diete basate su vegetali. Era questa versione ad escludere le carni e i vini. Dopo una complessa azione diplomatica a più livelli, in un mese si è arrivati ad una nuova formulazione, che su richiesta dell’Italia aumenta anche da 7 a 9 milioni la dotazione finanziaria per i prodotti a Dop e Igp. A dire sì, sono stati 18 Stati, astenuti Francia e Germania, l’Olanda ha votato contro. Anche se manca la maggioranza qualificata per approvare direttamente la proposta, la Commissione europea dovrebbe agire in autonomia adottando il programma. Le precedenti discriminazioni interessavano, per l’Italia, un comparto, quello della carne, che vale il lavoro di circa centomila persone e un fatturato di 30 miliardi; quello del vino, invece, vale un volano economico pari a 11 miliardi e lavoro per 1,3 milioni di persone. Oltre ai sostegni finanziari, l'importanza della decisione è anche in termini di approccio alle valutazioni degli alimenti. “È una notizia importantissima per tutta la Nazione, una vittoria che abbiamo ottenuto lottando con determinazione a difesa delle eccellenze italiane”, ha subito detto Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare. Positive e soddisfatte le organizzazioni dei produttori. “È stato fermato il tentativo di escludere dai finanziamenti europei della promozione carne, salumi, vino e birra sotto attacco di un approccio ideologico che discrimina alimenti della dieta mediterranea”, dice Coldiretti. Ettore Prandini, presidente dell’organizzazione agricola, però precisa: “E necessario mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti che devono essere consumati nell’arco della giornata”. Grande attenzione anche da parte di Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia, che sottolinea come “la politica di promozione dell’Ue deve continuare a sostenere tutti i prodotti agricoli respingendo gli atteggiamenti discriminatori che rischiano di favorire la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale”. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, aggiunge: “Quanto deciso è ancora più significativo in questa fase in cui, a seguito del caro energia e dell’aumento dell’inflazione, è in atto un preoccupante calo dei consumi”. Di “giusto riconoscimento alle produzioni di carne e vino”, parla anche il presidente della Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini. Mentre il presidente dell’Alleanza Agroalimentare, Carlo Piccinini, spiega come la Commissione abbia “finalmente compreso il pericolo di strane commistioni nell'ambito degli strumenti di promozione di un settore strategico come quello agroalimentare”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su