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Bacco sempre più al centro dell’economia di California: è l’indotto dell’industria vitivinicola a sostenere il Pil statale (57 miliardi di dollari) e federale (114), con cifre da capogiro per lo Stato che copre l’85% della produzione degli Usa

Che la California sia il cuore enoico della produzione a stelle e strisce, con buona pace delle produzioni degli altri Stati, non è certo una novità, così come il fatto che non c’è probabilmente altro Stato che possa davvero essere sinonimo con la produzione nordamericana. Ma i dati emersi dal report “The Economic Impact of California Wine & Grapes 2015”, firmato John Dunham & Associates per il Wine Institute (www.wineinstitute.org) e per la California Association of Grape Growers (www.cawg.org) non possono non stupire.
Tanto per cominciare, l’industria del vino ha contribuito all’economia del “Golden State” per 57,6 miliardi di dollari, e per 114,1 a quella federale, creando, direttamente o indirettamente, 325.000 posti di lavoro nella sola California, e 786.000 se si considerano tutti gli Stati dell’Unione. Inoltre rispetto all’ultima edizione del report, datata 2009, il contributo dell’industria vitivinicola alle economie statale e federale è aumentato del 17% e del 19%, in un crescendo ininterrotto di segni più che è cominciato addirittura dai tempi della Grande Depressione degli anni ’30.
Infine, anche l’enoturismo è una voce importante per il Pil della California, dato che ha attirato quasi 24 milioni di appassionati nel 2015, i quali hanno contribuito all’economia dello Stato per 7,2 miliardi di dollari.

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