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Balzo in avanti dei privati, con Zonin che rompe il monopolio delle cooperative sul podio dei fatturati: ecco il panorama dei grandi del vino, fotografato da Anna Di Martino per “Corriere della Sera - Economia”, aspettando la “Top 100” al completo

Aspettando la classifica 2015 al completo, che raccoglierà più di 100 cantine, Anna Di Martino, una delle firme di punta del giornalismo enoico, ha messo in fila i 14 gruppi del vino capaci di superare i 100 milioni di euro di fatturato, registrando, come si legge sul quotidiano “Corriere della Sera - Economia”, un deciso balzo in avanti dei privati sulle cooperative, con Zonin che rompe il monopolio delle coop nelle prime tre posizioni: sul podio ci sono Cantine Riunite Civ con 547 milioni di euro di fatturato, Caviro con 226 milioni di euro e proprio Zonin 1821, con 186 milioni di euro, grazie ad una crescita, nel 2015, del 16%, la performance migliore tra i 14 big del vino tricolore.
Alla posizione n. 4, con 180,3 milioni di euro di consolidato, la Marchesi Antinori, seguita alla posizione n. 5 dalla cooperativa trentina Mezzacorona, con un fatturato di 174,7 milioni di euro, che resta saldamente la terza cooperativa enoica più grande del Paese. Alla posizione n. 6 Cavit (166,8 milioni di euro), seguita alla n. 7 dalla Fratelli Martini (162,3 milioni di euro) ed alla posizione n. 8 dalla Casa Vinicola Botter (a 154,5 milioni di euro, con un balzo del 13%). Alla posizione n. 9 Italian Wine Brands, che ha chiuso il suo primo anni in borsa con un fatturato di 144,8 milioni di euro, davanti ad Enoitalia, alla posizione n. 10 con 135 milioni di euro di fatturato ed al gruppo Santa Margherita, che ha chiuso il 2015 a 118,1 milioni di euro. In coda alla classifica dei big, alla n. 12 il Gruppo Cevico (112,5 milioni di euro), alla n. 13 Cantina di Soave (106 milioni di euro) ed alla n. 14 Collis Veneto, per la prima volta sopra i 100 milioni di euro di fatturato, a quota 104 milioni di euro.
“Complessivamente le 14 aziende al vertice della classifica - si legge nell’articolo firmato da Anna Di Martino - rappresentano un giro d’affari di 2,518 miliardi di euro, alimentato per il 53% dal lavoro estero. Tenendo conto dei dati complessivi del mercato 2015, calcolati dall’Osservatorio del Vino, si tratta di un campione che pesa per più del 20% sul fatturato totale (12,4 miliardi) e per oltre il 30% sui 5,4 miliardi realizzati all’export”.

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