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Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano d’Alba si presentano al mondo, con oltre 200 cantine e 500 etichette, nei Castelli e nei Palazzi delle Langhe Patrimonio dell’Unesco, nella biennale “Grandi Langhe Docg” (2-4 aprile). Con “Nebbiolo Prima”

Italia
Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano d’Alba si presentano al mondo con“Grandi Langhe Docg”, dal 2 al 4 aprile, e con “Nebbiolo Prima”

Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano d’Alba si presentano al mondo: lo fanno raccontandosi con più di 200 cantine e 500 etichette, sullo sfondo suggestivo dei Castelli e dei Palazzi nelle loro Langhe Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, dove, dal 2 al 4 aprile, torna l’attesa biennale “Grandi Langhe Docg”, la rassegna promossa dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in collaborazione con il Consorzio del Roero e l’Associazione Albeisa, che porta buyer, giornalisti ed operatori nazionali ed internazionali nei Comuni dove nascono le grandi Docg piemontesi, grazie alla formula dell’evento diffuso su tutto il territorio, visitando le cantine ed incontrando di persona i produttori. Ma la kermesse, si arricchisce anche della storica anteprima internazionale “Nebbiolo Prima”, evento collaterale riservato ai soli giornalisti, nel quale verranno presentate in anteprima le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero attraverso degustazioni alla cieca per la stampa nazionale ed internazionale.
La formula dell’evento diffuso su tutto il territorio delle Docg “per portare gli operatori internazionali del settore a degustare le nostre eccellenze nel loro luogo d’origine, ovvero apprezzandone da vicino quello che, al di là della qualità del prodotto, è il nostro valore aggiunto inimitabile - spiega il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Orlando Pecchenino - oggi non a caso ritenuto un Patrimonio Mondiale dell’Umanità proprio grazie all’aspetto vitivinicolo”. I banchi d’assaggio saranno infatti ospitati in location di grande prestigio: dal Castello di Barolo al Castello di Grinzane Cavour, da La Morra, Verduno, Roddi e Cherasco, a Novello, Neive, Guarene e Monforte d’Alba, tutto il territorio si metterà in mostra per fare da cornice a questo appuntamento, unico nel suo genere. “Su queste colline, la viticoltura è da secoli l’anima dell’economia - dice il presidente del Consorzio di Tutela del Roero, Francesco Monchiero - il riconoscimento dell’Unesco che è stato assegnato alla zona delle Langhe, Roero e Monferrato viene quindi assegnato non solo ad un territorio vitivinicolo, ma soprattutto al lavoro di uomini e donne che da sempre hanno investito per produrre delle etichette uniche e per sostenere il patrimonio paesaggistico e ambientale in cui vivono”.
Un appuntamento, ormai giunto alla sua terza edizione, che testimonia come la collaborazione tra i Consorzi del Vino e del Turismo (Consorzio Turistico Langhe Monferrato e Roero e l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero) possa dare vita a progetti di alto profilo: grandi vini sempre più al centro dell’attenzione nel mondo e strutture di eccellenza, dalle numerose dimore di charme sparse sulle colline ai 21 ristoranti stellati e agli oltre 100 ristoranti, trattorie ed osterie selezionati dalle migliori guide enogastronomiche, insieme, per presentare il territorio ad una clientela altamente specializzata. Si potranno quindi degustare per tre giorni vini d’eccellenza e qualità riconosciuta nel mondo come riconosciuto è il valore universale della regione vitivinicola da cui provengono.

Focus - Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano d’Alba in numeri
Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
512 aziende vitivinicole associate
10.000 ettari di vigneti
65 milioni di bottiglie
482.219 ettolitri di vino la produzione della vendemmia 2016 (senza il Roero)
10 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba)
Consorzio del Roero
300 aziende vitivinicole associate

1.100 ettari di vigneti

6 milioni di bottiglie
52.500 ettolitri di vino la produzione della vendemmia 2016

2 denominazioni tutelate (Roero e Roero Arneis)
I numeri del Barolo
11 Comuni dove si produce
2.112 ettari di vigneti nel 2016 (+45 ettari sul 2015)
670 aziende (524 produttori di uva; 281 vinificatori; 355 imbottigliatori - dati 2016)
13,9 milioni di bottiglie prodotte annata in commercio 2013
78% valore dell’export
15.484 tonnellate di uva raccolte nella vendemmia 2016 (-0,4% sul 2015)
I numeri del Barbaresco
4 Comuni dove si produce
751 ettari di vigneti 2016 (+18 ettari sul 2015)
326 aziende (318 produttori di uva; 147 vinificatori; 197 imbottigliatori - dati 2016)
4,3 milioni di bottiglie prodotte annata in commercio 2014
70% valore dell’export
5.300 tonnelate di uva raccolte nella vendemmia 2016 (+3% sul 2015)
I numeri del Dogliani
21 Comuni dove si produce
905 ettari di vigneti

419 aziende (336 produttori di uva; 80 vinificatori; 86 imbottigliatori - dati 2016)
4,4 milioni di bottiglie prodotte annata in commercio 2016
10% valore dell’export
4.740 tonnellate di uva raccolte nella vendemmia 2016 (+40% sul 2015)
I numeri del Dolcetto di Diano d’Alba
1 Comune dove si produce
243 ettari di vigneti
110 aziende (67 produttori di uva; 49 vinificatori; 52 imbottigliatori - dati 2016)
1 milione bottiglie prodotte annata in commercio 2016
30% valore dell’export
1.090 tonnellate di uva raccolte nella vendemmia 2016 (+6,5% sul 2015)
I numeri del Roero
21 Comuni dove si produce
900 (Roero Arneis) e 200 (Roero) ettari di vigneti
433 aziende
5,5 milioni (Roero Arneis) 480 mila (Roero) bottiglie
50% (Roero Arneis) 80% (Roero) valore dell’export
6.800 tonnellate di uva raccolte nella vendemmia 2016

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