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AL CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR

“Barolo en primeur” 2024, il 25 ottobre l’asta charity che in 3 anni ha raccolto 2,3 milioni di euro

Sotto il martello, 14 barrique di Barolo Vigna Gustava 2023, e non solo. La n. 15 il 10 novembre, nell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba

Sostenere il proprio territorio (ma non solo), dal quale (insieme al lavoro dell’uomo) nasce l’eccellenza che, nel calice e nel piatto, ha conquistato il mondo creando un valore aggiunto nel vino, nei prodotti della terra e nella stessa terra, elevato come in pochi altri grandi territori del mondo, quali sono le Langhe. Dove il 25 ottobre torna “Barolo en primeur” 2024, l’asta charity firmata da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Crc Donare Ets, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che in tre anni ha raccolto oltre 2,3 milioni di euro destinati ad iniziative benefiche e culturali del territorio. In asta, al Castello di Grinzane Cavour in collegamento live con Londra e New York e in diretta online, ci saranno 24 lotti, a cui sono associate 14 barrique del Barolo Vigna Gustava 2023 che nasce ai piedi del Castello (vestite dall’etichetta d’artista “Broke Token” realizzata dall’artista scozzese Susan Philipsz, che tra le altre cose ha ricevuto il Turner Prize nel 2010 e nel 2014 è stata insignita del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico), e 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco (938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum, per un totale di 1.212 litri) donate da 80 cantine e divise in “lotti comunali”, a seconda del Comune di provenienza, mentre la quindicesima barrique sarà battuta all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba in diretta con Hong Kong, in programma il 10 novembre. Battuta dal martelletto del direttore Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo, aspettando l’incanto, si possono fare offerte anche online.
Avviata nel 2021, l’iniziativa è realizzata da Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo con Fondazione Crc Donare Ets e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che nelle prime tre edizioni hanno raccolto oltre 2,37 milioni di euro accrescendo di anno in anno i numeri: 666.000 euro nel 2021, 834.000 nel 2022 e 877.000 nel 2023. “Questi fondi hanno e stanno finanziando lo sviluppo di ben 55 progetti sociali italiani ed esteri, andando a creare così un unicum nel panorama italiano della solidarietà. Tra le attività sostenute ci sono ospedali, fondazioni d’arte, cooperative sociali, enti per donne in difficoltà, progetti di integrazione, restauro di opere d’arte ed edifici storici e altro ancora. Per il terzo anno, i proventi dei lotti comunali andranno a finanziare la Scuola Enologica di Alba e ad altri enti locali, promuovendo così sempre più il futuro delle nuove generazioni e quindi del territorio”, spiega una nota. “Questo progetto di finanza sociale spiegano ancora gli organizzatori - abbina la solidarietà al fattore d’investimento: le barrique associate ai lotti di beneficenza sono infatti frutto del lavoro del celebre enologo Donato Lanati, che le ha vinificate in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Al termine dei 38 mesi minimi di invecchiamento a decorrere dal 1 novembre dell’anno di produzione delle uve, come richiesto dal disciplinare di produzione del Consorzio, da ogni barrique si riceveranno 270 bottiglie di Barolo da consumare, da tenere per collezionismo, inserire nella carta di un ristorante o immettere nel mercato secondario. Un Barolo strettamente legato al luogo dove si tiene l’asta, il Castello di Grinzane, in quanto alle sue pendici nasce e cresce il Nebbiolo di Vigna Gustava, che - dopo il necessario periodo di invecchiamento - diventerà il Barolo Gustava”.
“Barolo en primeur” si conferma “un veicolo fondamentale per promuovere il nostro territorio e le sue tante eccellenze - commenta Mauro Gola, presidente Fondazione Crc - un’iniziativa unica nel panorama nazionale che, grazie al Barolo prodotto dalla Vigna Gustava e alla collaborazione sempre più forte con il territorio e con il mondo dei produttori, riesce a combinare solidarietà e valorizzazione”. “Quando nel 2021 abbiamo dato il via a “Barolo en primeur” eravamo consapevoli si trattasse di una scommessa, perché in Italia non esisteva un evento simile - interviene Giuliano Viglione, presidente Fondazione Donare Ets - dopo tre anni possiamo dire di averla vinta: gli oltre 2,3 milioni raccolti a sostegno di 55 progetti lo testimoniano e ci spronano a continuare su questa strada, forti del supporto corale che l’intera comunità sta offrendo e dell’ampia partecipazione di donatori, che contiamo possa crescere ulteriormente in questa edizione”. “80 cantine del Consorzio che hanno aderito a “Barolo en primeur” sono un risultato straordinario che mostra lo spirito di squadra che vogliamo portare avanti - afferma Sergio Germano, presidente Consorzio del Barolo - i lotti comunali rappresentano un enorme valore aggiunto, perché portano con sé la riconoscibilità di alcuni brand già famosi in tutto il mondo e al contempo rafforzano altri che meritano di essere valorizzati. Inoltre, la scelta di dare ai lotti il nome dei 12 Comuni di provenienza stringe ancora di più il profondo legame dell’asta con le Langhe: Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Barbaresco, Novello, Verduno, Treiso, Alba e Neive sono i luoghi dove tutti noi viviamo e lavoriamo e il fatto che questi nomi risuonino in un evento internazionale è anche un modo per far scoprire all’estero il valore delle differenze che ci rendono un territorio così ricco”.
La settimana dell’asta, inoltre, il Consorzio propone inoltre un’esperienza unica: dal 19 al 25 ottobre, aprirà infatti le porte di 41 delle sue cantine per le “Barolo en primeur exclusive tasting”, l’evento riservato a gruppi molto ristretti di wine lovers che permette di assaggiare en primeur i vini dell’annata 2023 e arrivare così preparati all’asta. Si tratta di un’esperienza a tutto tondo, che permette di scoprire di persona alcune delle più celebri cantine al mondo e immergersi nel clima unico che si respira nelle Langhe in ottobre, poco dopo la vendemmia, nel pieno dei lavori dell’annata e del foliage autunnale.

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