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BAROLO STELLARE: DEGUSTAZIONE VENDEMMIA 1998 GUIDATA DA SLOW FOOD

Italia
Vigne in Langa

Una grande vendemmia il ’98 per il Barolo, quasi ai livelli del ’97, anche in Piemonte giudicata “annata del secolo”, o comunque come in Toscana per i grandi rossi (Brunello e Chianti), “tra le migliori del ventesimo secolo”. Ieri, a Canelli, settenta “griffes”, tutte cantine con i “Tre Bicchieri” Gambero Rosso/Slow Food, uno dei massimi riconoscimente dell’Italia enologica, hanno analizzato il più celebre e storico dei vini piemontesi. L’evento, messo a punto dal giornalista Gigi Piumatti di Slow Food, era inserito nella rassegna internazionale “Le Grandi Tavole del Mondo”, voluta dalla storica azienda enologica Contratto di Canelli (in questa occasione è stato protagonista il ristorante milanese “Il Luogo di Aimo e Nadia”, uno tra i più celebri d´Italia e “pluristellato” dalla Michelin).
Il “sancta sanctorum” del Barolo, selezionato da Slow Food
Oltre ai “padroni di casa” della Contratto, Silvano ed Elena Boroli, Pio Cesare, Prunotto, Varaldo, Damilano, Marchesi di Barolo, Brezza, Giuseppe Rinaldi, Pira, Vajra, Scarzello, Bartolo Mascarello, Sandrone, Chiarlo, Vietti, Azeglia, Scavino, Fratelli Cavallotto, Cascina Bongiovanni, Brovia, Poderi Einaudi, Molino, Cordero di Montezemolo, Gianni Voerzio, Boglietti, Bovio, Grasso, Revello, Corino, Veglio, Oddero, Viberti, Cascina Nuova, Oberto, Ratti, Giuseppe Mascarello, Poderi Rocche dei Manzoni, Poderi Aldo Conterno, Roddolo, Elio Grasso, Seghesio, Paolo Conterno, Alessandria, Clerico, Conterno-Fantino, Parusso, Giacomo Conterno, Principiano, Bruno Giacosa, Vigna Rionda, Massolino, Ettore Germano, Franco M. Martinetti, Fratelli Alessandria, Castello di Verduno, Poderi Colla, Cascina Ballarin, La Volta, Alario Claudio, Marziano ed Enrico Abbona, Batasiolo, Poderi Marcarini, Fratelli Giacosa, Baudana, Fontanafredda, Boasso, Cogno, Burlotto, Rocche Costamagna, Fantino, Manzone.
Vino & economia: le cifre del Barolo
Nel 2004, la miniera d´oro del Barolo raggiungerà i 1600 ettari di vigneto, con una produzione potenziale di 9,5 milioni di bottiglie che garantisce un fatturato di 140 milioni di Euro annui. Il Barolo, il grande vino che ancora ha più estimatori all’estero (export 75%) che in Italia, ha deciso adesso comunque di cercare un migliore e diverso rapporto anche con il nostro Paese: “in Piemonte ed in Italia, il Barolo vive - spiega Luigi Cabutto, presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo - come sotto una grande campana di vetro questo vino viene ancora visto come un prodotto quasi inaccessibile. Bisogna far cadere questi timori reverenziali, anche con una politica di prezzi intelligente. Anche se è e rimane importantissima e fondamentale l’immagine all’estero”.
Le Grandi Tavole del Mondo: chi sono Aimo e Nadia
Aimo Moroni, con la moglie Nadia, gestori del celebre locale milanese “Il luogo di Aimo e Nadia”, due stelle Michelin, creato nel 1962 e qualificato come il migliore ristorante di Milano e tra i primi dieci locali d'Italia. L'evoluzione professionale di Aimo e Nadia si articola intorno ad un lungo processo di studio e sperimentazione delle conoscenze ed esperienze sui cibi: è la materia prima al centro del loro interesse. Non avendo alcuna scuola a cui doversi rifare o aderire e potendo contare sulla memoria dei sapori genuini della Toscana, loro terra d'origine, possono esprimersi attorno ai singoli ingredienti ed ai loro abbinamenti.

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