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BERE BENE IN VOLO: SI AMPLIA L’OFFERTA DA PARTE DI MOLTE COMPAGNIE DEI VINI DA BERE IN ABBINAMENTO AI MENU. A FARE UN RESOCONTO DEL RAPPORTO TRA LE VARIE COMPAGNIE “ANGLOFONE” E LE BOTTIGLIE SERVITE SUGLI AEREI CI HA PENSATO LA RIVISTA USA TODAY

Bere bene dovrebbe essere la normalità, non solo in terra, ma anche in cielo. Almeno così la pensano le molte compagnie aeree che passano quotidianamente sopra le nostre teste che, per invogliare i passeggeri, non si limitano a scegliere gli chef per i menu serviti in volo, ma si avvalgono anche di consigli di sommelier ed esperti per servire anche buoni vini. A fare un resoconto del rapporto tra le varie compagnie “anglofone” e i vini ci ha pensato la rivista Usa Today. Secondo il quotidiano il caso più eclatante è Qantas, la compagnia aerea di bandiera dell’Australia, che sembra che investa 19 milioni di dollari nell’industria vinicola australiana ogni anno: investimento che “aiuta la compagnia a fidelizzare la clientela”.
James Cluer, uno dei 300 Masters of wine, viaggia tre volte all’anno a Francoforte per degustare alla cieca 100 vini per selezionarne 3 da servire a bordo della Qatar Aiways, dove sia la business class che la prima classe hanno una scelta di 12 vini, mentre l’economica può scegliere fra 5 etichette. Alaska Airlines, secondo i dati Usa Today, servirebbe 150.000 galloni (682.000 litri) ogni anno, mentre la United Airlines acquisterebbe circa 710.000 galloni (più di 3 milioni di litri). Su Air New Zealand i clienti bevono più di 6,5 milioni di bicchieri di vino ogni anno e sulla maggior parte delle compagnie aeree statunitensi , il vino è gratuito solo per i viaggiatori di First e Business Class , anche se Delta Air Lines e Us Airways offrono vino gratuito sui voli internazionali durante il servizio pasti nella classe economica.

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