“Bere meglio ma bere meno, e mai quando si guida”. È questo il messaggio lanciato dal pilota di Formula 1 e produttore vinicolo Jarno Trulli, intervistato da WineNews. Un matrimonio all’apparenza inconciliabile quello tra vino e automobilismo, ma che Trulli, che produce rossi e bianchi abruzzesi nella sua azienda Podere Castorani (che è distribuita dalla Meregalli di Monza), è riuscito a celebrare con successo: “il vino è un mondo che mi ha affascinato molto, nonostante io faccia il pilota e beva molto poco, ma degustarlo adeguatamente e in maniera moderata è una cosa molto simpatica”. Ma quali sono le differenze o i punti in comune tra la Formula 1 e la viticoltura? Secondo Trulli, ad accomunare le due cose sono la passione e la ricerca dell’eccellenza che si insegue tanto in cantina che alla guida di una macchina, e anche l’importanza del tempo ma con una differenza: in Formula 1 è importante abbassarlo, nel vino invece tempi lunghi fanno migliorare il prodotto.
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