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Bio e sostenibilità: nella scelta del vino contano, ma non troppo. Prima si guarda soprattutto a prezzo e gusto. Così il 55% degli appassionati sondati dal magazine enoico più diffuso al mondo, “Wine Spectator”

Italia
Nella scelta del vino contano di più prezzo e gusto che l'essere o meno bio, sondaggio Wine Spectator

I consumatori del mondo sono sempre più attenti al tema dalla sostenibilità ambientale. Vale per ogni tipo di prodotto, e per il vino in particolare. E non è un caso che, ovunque, cresca il business del vino “bio”, non solo in termini di bottiglie vendute, ma anche di cantine e territori interi che si convertono a viticoltura e produzione biologica, biodinamica e, più in generale, sostenibile. Ma questo aspetto è davvero così determinante nella scelta di acquisto di un vino? Non più di tanto, in realtà, almeno a leggere le risposte del sondaggio di “Wine Spectator”, la più diffusa rivista enoica al mondo, che ha chiesto ai suoi lettori quanto siano più propensi ad acquistare un vino “green” rispetto ad uno ottenuto da viticoltura convenzionale.
Ebbene, per il 55% non fa poi molta differenza, anzi è lo stesso, nel senso che la “sostenibilità” o l’essere “bio” di un vino è un buon bonus, ma nello scegliere si tengono più in considerazioni altri fattori come il prezzo ed il gusto. Tuttavia, c’è anche un 31% di consumatori che dice di preferire nell’acquisto un vino sostenibile perché “sapere come le uve vengono coltivate è molto importante”.
Infine, però, c’è anche un 13% di appassionati che, in generale, considera i vini “bio” semplicemente meno interessanti di quelli convenzionali ...

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